Dopo essere stato esposto in Vaticano, il presepe è tornato a Sutrio.
Il presepe dal Vaticano, dopo aver incantato il Papa, è tornato a Sutrio, nel piccolo borgo ai piedi del Monte Zoncolan da dove era partito, da sempre culla della maestranza artigiana del legno. C’era tutto il paese ieri, venerdì, all’inaugurazione “casalinga” dell’opera offerta durante le festività natalizie a papa Francesco e al Vaticano.
E l’effetto scenico della natività lignea di 116 mq, con 18 statue illuminate da giochi di luce, ha riproposto la stessa immutata magia ammirata da migliaia e migliaia di persone in piazza San Pietro a Roma.
“La prossima settimana – ha annunciato il sindaco Manlio Mattia – il presidente del Governatorato della città del Vaticano, il cardinale Fernando Verges Alzaga, sarà in regione e ha chiesto di far visita a Sutrio proprio per ringraziare gli artefici di quello che è stato riconosciuto uno dei più bei presepi allestiti in piazza San Pietro”.
Non sono mancati, in un clima di grande festa, i ringraziamenti al direttore artistico dell’opera, Stefano Comelli, e ai dieci scultori: Arianna Gasparina, Marta Muser, Renato Puntel, Andrea Caisutti, Ermanno Plozner, Sasha e Isaia Moro, Corrado Clerici, Paolo Figar e padre Gianni. Lo stesso Comelli ha poi formulato un augurio: che il presepe di Sutrio possa essere esposto altrove nel mondo.