Imbrattata la targa alla malga Meledis.
La parola “tedesca” barrata e sostituita da quello “partigiana”. Uno sfregio che è impossibile far passare sotto silenzio, perché riguarda la memoria, il dolore e l’essenza di quella tragedia, che il 18 luglio 1944 macchiò la Valle di But.
Furono sei le vittime, tra cui due bambini, tra malga Corbin e Lanza di quella follia nazista a cui il Friuli cercava di ribellarsi. Il ricordo di quei giorni e del loro sacrificio è affidato anche ad una targa affissa all’esterno di malga Meledis, sopra Paularo. A scoprire lo sfregio, con la parola “tedesca” barrata, sono stati nei giorni scorsi gli iscritti alla sezione Anpi Val But.
E vedere quell’ennesimo tentativo di capovolgere l’atroce ricordo, a pochi giorni dalla festa della Liberazione del 25 aprile, non ha fatto certamente piacere. “Dobbiamo finirla con queste cose – dice Boris Maieron, presidente della sezione dell’Anpi -. Non fa bene alla memoria, bisogna avere rispetto di quelle vittime“. La targa verrà ora ripulita dai volontari, con la speranza che la memoria dei quei tristi giorni trovi finalmente pace.