Iniziative per la riapertura del Passo di Monte Croce Carnico.
Nuova iniziativa per la riapertura del Passo di Monte Croce Carnico, bloccato dopo una frana caduta nel dicembre scorso. Mentre la Regione ha stanziato 5 milioni di euro per i lavori di messa in sicurezza dei versanti, non si fermano le manifestazioni con lo scopo di sollecitare il ripristino della viabilità tra il Friuli e l’Austria.
Sabato 4 maggio, alle 15, il Patto per l’Autonomia organizza un presidio in prossimità della viabilità interrotta: “La frana che ha travolto la strada per il Passo di Monte Croce Carnico ha aperto l’ennesima ferita nel territorio della nostra montagna. L’evento franoso avvenuto nel dicembre scorso, se ha colpito con maggiore forza il tessuto sociale ed economico della Valle del But, ha inferto un duro colpo a tutto il comprensorio carnico, privandolo (nell’eterno stallo dei lavori sul ponte del Fella) di un’altra importantissima via di comunicazione”.
“Chiediamo alla maggioranza di centrodestra che governa la nostra Regione un’assunzione di responsabilità, a partire dalla chiarezza sulle proprie scelte – affermano Mirco Dorigo, Alex Mazzocato e Denis Baron del Patto per l’Autonomia Alto Friuli –. Si proceda nei tempi migliori possibili con la messa in sicurezza del vecchio tracciato ai fini di una solerte riapertura e si prenda finalmente posizione contro il fantomatico progetto del tunnel portato pervicacemente avanti dal consigliere regionale di maggioranza Mazzolini contro ogni misura di buonsenso e contro ogni dato tecnico e di realtà”.
“Chiediamo (come fatto responsabilmente da diversi sindaci, rappresentanti istituzionali e partiti del territorio, appartenenti a diversi schieramenti politici) un’azione congiunta e unitaria, di visione comprensoriale – concludono -, che non usi un evento tragico a meri scopi elettorali mettendo in contrasto comuni, vallate e comunità, che si contendono strade e progetti”.