Dopo la frana, continuano le polemiche sui lavori al passo di Monte Croce Carnico

Foto da un video con drone di Marzio Lazzara

Il consigliere regionale Mentil (Pd) denuncia il ritardo dei lavori e la mancanza di fondi

Non si placano le polemiche sulla chiusura della strada regionale 52bis, interrotta da dicembre 2023 in seguito alla frana che ha interessato il passo di Monte Croce Carnico, che collega il Friuli Venezia Giulia alla Carinzia.

A riaccendere lo scontro politico è il consigliere regionale Massimo Mentil (Pd), già sindaco di Paluzza, che denuncia: “I lavori sono indietro di 15 giorni e la Regione ha stanziato solo 5 milioni a fronte di un bilancio di 5 miliardi e 640 milioni. Di fronte a un’emergenza del genere, ognuno doveva fare il proprio dovere prima“.

L’economia della Valle del But è alla canna del gas, non da ieri ma da mesi – evidenzia Mentil nella sua nota – e c’è qualcuno, tra cui anche europarlamentari che non conoscono nulla del problema in questione, che fa gite per speculare sopra eventi gravi e farsi fotografare in luoghi con i quali non ha nulla a che fare, se non un isolato incontro fine a se stesso, risalente al 2019 e anche questo testimoniato dalle solite fotografie”.

I problemi – continua il dem – ci sono e vanno risolti non con i tempi lunghi ai quali stiamo assistendo. È necessario accelerare, non con le fotografie, ma con i fatti che dicono che la riapertura da qui alla fine dell’anno è ancora incerta. Il metodo di questi personaggi è sempre lo stesso, intervengono solo dopo che viene sollevato il problema”.

Nel mirino l’incontro organizzato dall’europarlamentare Cisint

Nel mirino del consigliere Mentil c’è l’incontro, proprio sul passo di Monte Croce Carnico, organizzato ieri dal vicepresidente del Consiglio regionale, Stefano Mazzolini, che ha visto protagoniste le neo-europarlamentari Anna Cisint e Elisabeth Dieringer, impegnate a valutare lo stato di avanzamento dei lavori.

“L’incontro – hanno detto i protagonisti – segna un passo importante nella collaborazione tra Italia e Austria, con l’obiettivo comune di migliorare le infrastrutture e rilanciare economicamente il territorio condiviso”.

“Abbiamo verificato lo stato attuale dei lavori sulla strada, che saranno completati entro l’anno”, ha rassicurato Cisint. “E abbiamo condiviso la necessità di un progetto definitivo che garantisca un passaggio sicuro tutto l’anno, capace di rilanciare economicamente entrambe le Regioni. Monte Croce deve essere riaperto in condizioni di sicurezza e con una viabilità ottimizzata“.

“La soluzione migliore per il nostro territorio – le ha fatto eco Dieringer – è la realizzazione di una galleria che colleghi i due Stati. Lavoreremo insieme in Europa per raggiungere questo ambizioso e importante obiettivo”.

“Da sette mesi, la Giunta regionale, insieme agli amministratori carinziani e ad Anas, sta lavorando con grande impegno per trovare una soluzione a questa complessa questione”, ha chiosato Mazzolini. “Ho voluto coinvolgere le europarlamentari per includere anche le alte sfere nella ricerca dei fondi per un progetto definitivo di riapertura del passo”.