Il videoclip di Padua è stato girato in un autentico bunker della Guerra Fredda.
È online su YouTube il nuovo videoclip di Dj Tubet, intitolato “Padua”, tratto dal suo recente album “Fin Cumò”. Il rapper friulano, noto per il suo stile innovativo che mescola tradizione e modernità, rielabora in questo brano alcuni canti tradizionali friulani come villotte e serenate, donandogli nuova vita con un sound contemporaneo che li riporta al centro della sua musica.
Il videoclip, girato per la prima volta all’interno di un autentico bunker della Guerra Fredda, il bunker Cherso 1 nei pressi di Passo Monte Croce Carnico al confine tra Italia e Austria, è stato realizzato da Stefano Morandini. Il sito, gestito dall’Associazione per lo Studio e la Salvaguardia delle Fortificazioni a Nord-Est, rappresenta uno scenario ideale per la narrazione visiva del brano. La storia raccontata si ispira alle implicazioni psicologiche degli Alpini d’Arresto che presidiavano queste fortificazioni durante il conflitto, con particolare attenzione alle emozioni e ai pensieri legati alla guerra: la noia, la paura costante di un attacco imminente, e il desiderio verso le fidanzate lasciate a casa. Centrale nella trama è la rievocazione di una storia d’amore tra un militare e una ragazza, un tema che richiama anche alcune villotte ottocentesche tradizionalmente incentrate sull’amore.
Prima del lancio su YouTube, “Padua” è stato presentato in anteprima durante una serie di eventi dedicati e sarà proiettato anche sul grande schermo. La sera di venerdì 11 ottobre, alle ore 20:30, sarà infatti possibile assistere alla proiezione presso il Cinema Visionario di Udine, all’interno della serata che prevede anche la visione del mediometraggio “Goriški Zid – Il Muro di Gorizia” di Aeten Production.
Il videoclip è una delle opere realizzate nell’ambito del progetto culturale “W.A.R.S. – Where Are Real Stories. Luoghi, vicende e arti per conoscere la Storia del Novecento”, curato dall’associazione Espressione Est, che celebra quest’anno il suo trentesimo anniversario. Il progetto, sostenuto dalla Regione Friuli Venezia Giulia, ha come obiettivo la valorizzazione del patrimonio storico e umano, legato soprattutto alle vicende belliche del secolo scorso.