Mulini aperti in Carnia.
I mulini ad acqua, in Carnia, non rappresentano solo delle antiche strutture produttive. Sono dei custodi della cultura contadina, dei sapori tradizionali e della storia di ogni paese, di cui hanno sempre costituito dei punti nevralgici. Al loro interno, pare che il tempo si fermi, mettendo in connessione i visitatori con epoche e genti ormai passate. Proprio questi luoghi magici saranno al centro della conferenza “I mulini ad acqua del Friuli alla fine dell’Ottocento”, a cura di Alessio Fornasin, professore di demografia all’Università di Udine, che si terrà venerdì 12 maggio alle ore 17 a Tolmezzo al Centro Servizi Museali (via della Vittoria 4), adiacente al Museo Carnico.
L’evento si inserisce all’interno della manifestazione “Mulini aperti in Carnia”, promossa dall’Istituto Comprensivo di Tolmezzo, in collaborazione con il Museo Carnico delle Arti Popolari “Michele Gortani”, insieme al Circolo Culturale Fotografico Carnico e alla Filologica Friulana, con il patrocinio della Comunità di montagna della Carnia, nel contesto delle “Giornate europee dei mulini” e della XII edizione della kermesse italiana “Giornate dei mulini storici”, in programma per il 20 e il 21 maggio, organizzate dall’Associazione Italiana Amici Mulini Storici (AIAMS), con lo scopo di promuovere e valorizzare gli antichi opifici, favorendo anche un turismo lento e sostenibile, alla scoperta dei piccoli borghi in cui le strutture sono inserite e dei sentieri che le circondano.
Gli eventi.
In Carnia saranno realizzati diversi eventi e approfondimenti culturali. Il 12 maggio, a seguito della conferenza, è in programma una visita guidata con Dino Zanier, consigliere del Museo e presidente del Circolo Culturale Fotografico Canico, alla mostra che raccoglie i risultati dell’attività didattica seguita dagli studenti degli Istituti Comprensivi di Tolmezzo, Paluzza e Ovaro, volta alla conoscenza degli antichi opifici idraulici del territorio – mulini, segherie, fucine – dal punto di vista tecnico. I prodotti realizzati dagli alunni (interviste e schedatura fotografica) saranno esposti nelle sale del Museo Carnico fino al 19 maggio e visitabili negli orari di apertura della struttura (lunedì chiuso; da martedì a venerdì 9-12/15-18; sabato e domenica 10-13/15-18).
Sabato 20 maggio alle ore 11:00 ci sarà un incontro aperto al pubblico, con la partecipazione dei mugnai e dei responsabili degli opifici ad acqua, nel corso del quale i pannelli della mostra realizzata dagli studenti di Tolmezzo, Paluzza e Ovaro verranno consegnati ai rispettivi proprietari dei mulini. I pannelli resteranno visibili nel sito del Museo Carnico e dell’Istituto Comprensivo di Tolmezzo, nella sezione audiovisivi.
I mulini aperti.
L’iniziativa “Mulini aperti in Carnia” si chiuderà domenica 21 maggio, con la “Giornata dei mulini aperti”, durante la quale tutti gli interessati potranno accedere a nove opifici storici del territorio. Nello specifico, a essere coinvolti nella manifestazione saranno il Mulin dal Flec di Illegio (Tolmezzo), il Muino di Gaspar di Cavazzo Carnico, il Mulino Morassi di Imponzo, l’Opificio idraulico di Valle di Arta Terme, il Mulino di Croce di Cercivento, il Mulino Donada Baûs di Ovaro, il Mulino di Villa d’Arba di Sostasio (Prato Carnico), la Segheria Aplis di Ovaro e la Segheria di Casteons di Paluzza.