La Mappa parlante della Carnia e dei suoi Musei.
Un territorio che si racconta nel suo insieme, attraverso le sue ricchezze culturali ed etnografiche e che diventa, in questo modo, attrattivo per un turismo lento, sostenibile, diffuso. È questa la Carnia dipinta dalla “Mappa Parlante della Carnia e dei suoi Musei”, disponibile on line e da oggi arricchita con nove ulteriori esposizioni e Musei facenti parte della rete museale di CarniaMusei.
Un’iniziativa che si inserisce nell’ambito del progetto “Conoscere il territorio attraverso i suoi musei” promosso dal Museo Carnico delle Arti Popolari “Michele Gortani” di Tolmezzo, realizzato in collaborazione con la Rete Museale della Carnia “CarniaMusei”, con il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e della Camera di Commercio di Pordenone-Udine. Partecipano al progetto anche le associazioni e i Comuni coinvolti nella gestione delle esposizioni, Federalberghi FVG e PromoTurismo FVG.
Attraverso questo strumento, l’obiettivo è quello di potenziare la divulgazione del patrimonio culturale della Carnia, ricco di storia, tradizioni, arte e bellezze naturali, in chiave accessibile e divertente, per bambini e adulti. La Cultura, dunque, quale motore di promozione e sviluppo del territorio.
La Mappa Parlante è stata realizzata da Fondazione Radio Magica Ets che ha coinvolto l’artista carnico Adriano Fruch per l’illustrazione d’autore del territorio in cui sono rappresentati una selezione di sedici tra le trentotto realtà espositive della rete di CarniaMusei che si distinguono per autenticità, originalità e offerta di servizi didattici. Dal portale radiomagica.org, alla sezione Mappe Parlanti, oppure inquadrando il QR code presente sulla rappresentazione fisica, l’utente può accedere ai contenuti – in formato audio e testo scaricabile – costruiti appositamente per condividere storie e curiosità dei luoghi mappati. La versione digitale è curata dal Sasweb Lab dell’Università degli Studi di Udine
I musei e le novità.
La seconda edizione della Mappa Parlante vede aggiungersi l’esposizione “Forni Avoltri, Cemùot chi érin”, con i suoi tradizionali “scarpets”; il Museo Etnografico Giuseppe Fontana di Sappada del quale sono narrate le maschere e le usanze legate al carnevale; attraverso il Museo Etnografico Haus van der Zahre di Sauris, invece, è possibile scoprire le curiosità attorno a un antico stampo per il burro; nella mappa, poi, si racconta delle attività in cui venivano coinvolti i bambini all’interno dell’ex miniera di Carbone di Cludinico, frazione di Ovaro.
Nuovo ingresso nel progetto anche per la “La Mozartina” di Paularo, la cui storia è legata al re degli strumenti musicali, l’organo: uno di quelli esposti pare sia appartenuto a una regina e persino a un papa. Interessante è scoprire come, nella Casa Bruseschi di Pesariis – abitazione di un notaio – ci fossero tanti nascondigli, come quello per occultare i documenti in una sedia/cassettin. E infine, è possibile ascoltare le curiosità collegate alla Pinacoteca Cornelia Corbellini di Tolmezzo, all’Orto Botanico della Polse di Cougnes a Zuglio per scoprire dove trovare una pianta che scoppia o quelle della Pinacoteca Marco Davanzo di Ampezzo per scoprire quante cose è possibile fare con le pannocchie.