Resta ricoverato in gravi condizioni all’ospedale di Cattinara a Trieste Maurizio Chisciotti, 73 anni, ex funzionario di banca residente a Pordenone. L’uomo è ancora in prognosi riservata e intubato, ma le sue condizioni sarebbero stabili. Sua figlia Laura Chisciotti, 28 anni, ingegnere originaria di Montemurlo, è stata dimessa ieri dall’ospedale Cattinara e proseguirà le cure in Toscana. La giovane era stata ricoverata insieme al padre dopo essere stata esposta alle esalazioni mortali di monossido di carbonio che hanno provocato la tragedia costata la vita alla madre, Patrizia Pontani, nella loro casa di vacanza a Forni di Sopra.
La tragedia e i soccorsi
L’allarme è scattato la mattina di Santo Stefano, grazie alla prontezza del compagno di Laura, che dalla Toscana ha chiamato il 112 dopo aver ricevuto preoccupanti messaggi su WhatsApp dalla giovane. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e il personale del servizio di elisoccorso regionale. Maurizio, che respirava a fatica, è stato il primo a essere trasportato in elicottero all’ospedale di Cattinara. Poco dopo, anche Laura è stata trasferita a Trieste, dopo un iniziale ricovero all’ospedale di Tolmezzo. Entrambi sono stati sottoposti a terapia iperbarica.
Purtroppo, per Patrizia Pontani, 66 anni, moglie di Maurizio e madre di Laura, non c’è stato nulla da fare. La donna, insegnante in pensione originaria di Montemurlo, è morta a causa dell’avvelenamento da monossido di carbonio. Lascia anche un altro figlio, Niccolò, 34 anni, nato da un precedente matrimonio.
Le indagini
La Procura di Udine ha aperto un’indagine per chiarire le cause della tragedia, disponendo verifiche sugli impianti della casa di Forni di Sopra. Si ipotizza un malfunzionamento che avrebbe provocato la diffusione del monossido, un gas inodore e letale.