Un quarantunenne di Brescia in vacanza a Forni si Sopra è rimasto bloccato tra pareti rocciose durante il rientro da una gita. Nella notte tra il 16 e il 17 agosto si è conclusa conclusa poco prima delle tre del mattino l’impegnativa operazione di soccorso per tirarlo fuori, a opera della stazione di Forni di Sopra del Soccorso Alpino assieme ai Vigili del Fuoco. La chiamata è arrivata intorno alle 20 tramite il fratello dell’uomo che ha contattato il Nue112 dopo esser stato da lui avvertito e dopo alcuni tentativi non andati a buon fine a causa della scarsa copertura di rete.
La caduta.
Fortunatamente sono riusciti ad individuare più o meno la sua posizione sopra la frazione di Andrazza, sul versante orografico destro, all’interno di uno stretto canale roccioso con cascata a circa 1100 metri di altitudine. L’uomo era salito da solo dalla Val di Suola fino alla cima del Monte Pramaggiore e poi era sceso verso l’omonima casera. Per la discesa ha seguito un sentiero non segnalato (segnato in nero sulla mappa) smarrendo la via per poi tagliare lungo il torrente “Bruttopasso” dapprima facile e poi interrotto da cascate e salti di roccia. Dopo aver superato una cascata scivolando nell’acqua, si è fermato alla sommità di una seconda cascata di circa trenta metri di altezza, impossibilitato a muoversi. Per sua fortuna è riuscito a inviare la posizione ai soccorritori nonostante la zona, molto selvaggia, sia coperta da scarso segnale telefonico.
I soccorsi.
Quattro soccorritori della stazione di Forni di Sopra hanno raggiunto la base della cascata in circa 30 minuti di cammino e individuato il disperso con richiami a voce. Appurato che l’uomo non aveva ferite, i soccorritori hanno iniziato una difficile salita sulla parete rocciosa a lato della cascata assicurati dal basso con l’impiego di corde. Il superamento della parete è stato impegnativo e molto delicato in quanto la roccia era umida e friabile. Le operazioni in parete sono state eseguite assieme ad una squadra di Vigili del Fuoco nel frattempo sopraggiunta. La persona è stata raggiunta, imbragata, assicurata alla corda e calata alla base della cascata. Stanco e provato, l’escursionista è stato accompagnato a valle, dove l’attendevano i familiari.