Scomparso il giornalista Gino Grillo.
Con quel suo modo di parlare non poteva che rimanerti subito simpatico. Ruspante, verace, ma soprattutto preparato. Il “suo” territorio, la Carnia, lo conosceva a menadito.
Gino Grillo, storico giornalista corrispondente del quotidiano Messaggero Veneto, è scomparso oggi a 69 anni, compiuti da appena due settimane. Se n’è andato per le conseguenze di un male che lo aveva colpito circa un anno fa, non lasciandogli purtroppo via d’uscita.
Ho avuto modo di collaborare con Gino ai tempi del mensile Alto Friuli, una bella avventura durata 11 anni. Di lui ho apprezzato principalmente due cose: la puntualità nella consegna degli articoli – non è da tutti – e la schiettezza. Se qualcosa non gli sembrava adatto, lo diceva senza troppi giri di parole.
Ed è proprio la sua veracità che lo ha fatto apprezzare durante i suoi oltre 30 anni di giornalismo: ha raccontato con occhio attento le piccole e grandi vicende della Carnia, dalla sua Forni di Sopra a Rigolato, da Tolmezzo a Villa Santina, da Paluzza a Ovaro. Il territorio lo ha conosciuto a menadito e ce lo ha trasmesso con passione e competenza.
Ma tanti lo ricordano anche dietro al banco dell’edicola a Forni di Sopra gestita per lungo tempo assieme alla sorella Giuliana. Quel suo modo di fare ironico, a volte tagliente, ma autentico, aveva conquistato davvero tanti. Mandi Gino, da oggi la Carnia è un po’ più sola.