Il 79° anniversario dell’eccidio della Valle del But.
Il 21 e 22 luglio 1944, i nazifascisti ammazzarono in Carnia decine di friulani: donne, bambini, anziani e giovani, una strage passata alla storia come eccidio della Valle del But. In occasione del 79esimo anniversario di quei tragici fatti, la Comunità di montagna della Carnia, i Comuni della Valle del Bût, il Comune di Paularo e l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia (A.N.P.I.) Comitato Provinciale e sezione Val Bût organizzano una serie di eventi storico-culturali in ricordo delle sue vittime.
Il programma in ricordo dell’eccidio della Valle del But.
Per l’occasione è stato predisposto un calendario con diversi appuntamenti e incontri dedicati alla riflessione all’approfondimento di queste tematiche. Sabato 15 luglio, a partire dalle 17.30, verranno deposte le corone di alloro al cippo a ricordo del comandante Aulo Magrini in località Alzeri, a Noiaris presso la lapide a ricordo dell’Eccidio del 15 luglio 1944 in cui rimasero uccisi Aulo Magrini, “Arturo” poi decorato con medaglia d’argento, Ermes Solari, “Griso” e l’osovano Vito Riolino.
Domenica 16 luglio è la giornata dedicata alle commemorazioni nei Comuni, che inizieranno ad Arta Terme alle 10, presso il cimitero di Piano d’Arta, con la deposizione della corona d’alloro a suffragio dei caduti; seguirà alle 10.15, a Sutrio, la deposizione della corona d’alloro presso il monumento ai caduti del 21-22 luglio lungo il Ponte sul fiume Bût. Alle 10.45, a Cercivento, sul Ponte Gjai sarà deposta la corona d’alloro presso il cippo per i partigiani caduti, mentre alle 11 a Paluzza la deposizione della corona d’alloro presso la lapide in Piazza XXI – XXII luglio; dopo i saluti delle Autorità si terrà la relazione ufficiale del professor Angelo Floramo.
Durante l’intera settimana saranno realizzati incontri culturali e di approfondimento: lunedì 17 luglio, alle 17.30, presso la ex scuola primaria di Piano d’Arta, sarà inaugurata la mostra “Che genere di voto? Immagini e parole dalla stampa friulana sul primo voto delle donne 1946-1948”, curata dal coordinamento regionale Donne ANPI e dell’associazione SeNonOraQuando?, alla presenza dell’amministrazione comunale e della presidente del Comitato Provinciale dell’ANPI, Antonella Lestani.
A calendario vi sono anche due appuntamenti dedicati a sensibilizzare le giovani generazioni su questi temi, in collaborazione con la Biblioteca civica “Adriana Pittoni” di Tolmezzo: venerdì 14 luglio, alle 16.30, a Treppo Ligosullo presso la Galleria d’Arte Moderna “Enrico De Cillia” e giovedì 20 luglio, alle ore 17.30, a Paluzza presso sala San Giacomo verrà proiettato il film di animazione Anna Frank e il diario segreto di Ari Folman, incentrato su Kitty, l’amica immaginaria alla quale Anna si rivolgeva nel suo diario.
Venerdì 21 luglio a ricordo delle vittime dell’Eccidio del 1944, alle ore 10.30, a Promosio si svolgerà la commemorazione con la deposizione della corona d’alloro e la celebrazione nella cappella della malga, a seguire i saluti delle autorità presenti. Per completare il programma della giornata, alle 17.30, presso la sala eventi nella sede della protezione civile a Ravascletto sarà presentato il libro di Manuel Chiaruttini “Hai portato fuori la pellaccia eh?! Canaglia! Memorie del nonno Franco, reduce della campagna di Russia”, dialogherà con l’autore Matteo Cimenti.
Per finire a Paularo, alle 20.30, presso l’auditorium dell’Istituto Comprensivo Linussio – Matiz gli autori Dino Ariis e Pieri Stefanutti presenteranno il libro “Le colpe degli innocenti. Una storia dimenticata dalla Storia”, che tratta le vicende legate agli eccidi di civili compiuti dai nazifascisti nelle malghe carniche, verranno anche proiettati alcuni spezzoni tratti dal cd. A seguire il ricercatore locale Gianni Oberto proporrà alcune testimonianze.
L’appuntamento finale è previsto sabato 22 luglio, alle ore 11.00, con la deposizione della corona d’alloro presso la Maina di Meledis, dove è posta la scritta ideata dal senatore Michele Gortani in ricordo delle stragi di civili operate dai nazi-fascisti nelle malghe di Lanza e Cordin.