La moglie lo aspettava a cena, lui era caduto nel bosco sbattendo la testa

I soccorsi ad un 82enne sopra Comeglians.

Ha chiamato il Nue112 riferendo che il marito 82enne, V. T., era caduto nel bosco battendo la testa. Era stato lui stesso ad avvertire la moglie, che lo attendeva a cena, di essere in difficoltà. I soccorritori della stazione di Forni Avoltri (sedici persone e tre unità cinofile), assieme a Guardia di finanza e vigili del fuoco si sono subito attivati e si sono recati nella zona di Mieli e Tualis, nel comune di Comeglians, per cercare, su indicazione della moglie dell’uomo la sua automobile.

La donna conosceva più o meno la zona in cui il marito si recava solitamente a funghi e ha fornito indicazioni utili a reperire l’auto: quest’ultima si trovava parcheggiata lungo la strada cosiddetta “Panoramica delle vette” in corrispondenza di una pista forestale/sentiero che si inoltra nel bosco e traversa in quota a circa 1200 metri (circa cento metri di dislivello sopra il cosiddetto Sentiero della Fede). Un importante punto di partenza per iniziare le ricerche da parte dei soccorritori, dato che l’uomo aveva perso, poco dopo essere caduto, il suo cellulare e dato che quest’ultimo pur rimanendo funzionante e raggiungibile, non avrebbe potuto servire all’individuazione delle sue coordinate essendo un apparecchio di vecchia generazione.

Ritrovarlo ha richiesto un po’ di tempo, circa due ore, perché l’uomo era caduto in un rio al di fuori della pista forestale/sentiero che aveva imboccato inizialmente. Si è infatti appreso che verso le 16.30 l’uomo aveva telefonato alla figlia dicendole che si era trovato bloccato da alcuni schianti di alberi e che avrebbe cercato di ritornare sui suoi passi. L’incidente che gli ha procurato diversi politraumi a testa, torace e schiena, è accaduto verso le 19.30, quando è riuscito a chiamare la moglie. Una volta individuato dai soccorritori, tra i quali c’era un soccorritore alpino sanitario, l’uomo è stato stabilizzato e imbarellato. L’operazione è stata macchinosa ed ha richiesto molto tempo così come il recupero della barella dal rio fino alla quota della pista forestale, effettuata con corde e paranchi  dopo l’attraversamento di un secondo rio. Infatti nel frattempo i vigili del fuoco aprivano il passaggio tra gli schianti di piante tagliando rami e tronchi con la motosega. Una volta riportato sulla traccia di sentiero originale il trasporto della barella è stato relativamente più semplice, superando un tratto di circa 500 metri di sviluppo fino alla strada, dove ad attendere c’era l’ambulanza.