Stanziati 50mila euro per un concorso di idee.
Il più grande lago del Friuli Venezia Giulia deve essere valorizzato dalla Regione che ha il compito di ridare fruibilità stanziale, turistica e ittica al bacino.
Questa la volontà espressa dagli assessori all’Ambiente ed Energia Fabio Scoccimarro e al Patrimonio e Finanze Barbara Zilli che l’altro ieri hanno incontrato i cittadini e le associazioni ambientaliste in riva al lago di Cavazzo per approfondire le problematiche che ormai da tempo lo affliggono: infatti stando agli studi dell’ingegnere Franco Garzon e dell’ingegnere Dino Franzil, il lago entro un secolo o poco più potrebbe essere riempito di sedimenti; il fondale ricoperto di fango impedirebbe poi lo sviluppo della vegetazione e ridurrebbe così l’ossigenazione; questi aspetti, assieme alle basse temperature dell’acqua scaricata dalla centrale idroelettrica di Somplago, causerebbero a loro volta la scomparsa della fauna che già ha visto la riduzione di diverse razze di pesci autoctone.
La soluzione potrebbe dunque essere la creazione di un by-pass dello scarico. Il piano regionale della tutela delle acque già prevedeva la possibilità di una valutazione tecnico-scientifica con il rimedio ‘chirurgico’, è stato sottolineato agli assessori.
Inoltre la legge regionale 3 del febbraio 2018 ha dedicato una posta di 50 mila euro per un concorso internazionale di idee al fine di recuperare la naturalità e fruibilità del lago.
Scoccimarro e Zilli si sono dunque impegnati a incaricare i rispettivi uffici al fine di avviare l’iter del concorso di idee per individuare un progetto che possa risolvere l’annoso problema e riqualificare il lago dei Tre Comuni che ha un potenziale enorme e una posizione strategica tra montagna e pianura e assolutamente non può essere abbandonato all’attuale degrado ecosistemico.
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