La morte di Igor Fantini a Cavazzo.
Una strada maledetta. Una strada così tanto amata dai motociclisti, quanto temuta. Una strada già teatro di tante altre tragedie. L’ultima appena due mesi fa, nella quale ha perso la vita un giovane di Gemona. Su quella strada, la regionale 512, nel comune di Cavazzo Carnico, in direzione Interneppo, questa sera, poco dopo le 19, si è consumato l’ennesimo dramma.
A trovare la morte, in sella alla sua Harley Davidson, Igor Fantini, 48enne di Villa Santina. Ha perso il controllo della sua due ruote ed è finito contro il guardrail, rimanendo decapitato. La scena che si è presentata ai soccorsi è stata tremenda. I vigili del fuoco di Tolmezzo e i carabinieri di Tolmezzo hanno potuto solo lavorare per ricostruire la dinamica e mettere in sicurezza la strada.
Igor era molto conosciuto nella zona. Viveva ad Invillino e la sua famiglia era originaria di Enemonzo. Da anni gestiva il locale Rap di Uve, un’enoteca in centro a Villa Santina. “Siamo cresciuti insieme – ricorda il sindaco del centro Domenico Giatti, anche lui appassionato motociclista -. Eravamo amici. Quante volte abbiamo fatto insieme quella strada da giovani andando alla discoteca sul lago”.
Con due figlie, vedovo della prima moglie, una da poco maggiorenne, l’altra più piccola, era molto attivo nel paese e instancabile organizzatore dei motogiri. “L’avevo visto appena una decina di giorni fa – prosegue il sindaco -. Parlavamo della ripartenza, delle riaperture. Voleva mettere fuori il chiosco. Condoglianze dell’amministrazione alla famiglia e a tutti gli amici”.
Si stringe al dolore per questa immensa tragedia anche il sindaco di Enemonzo Franco Menegon. “Lo vedevamo poco in paese, ma conosciamo bene la famiglia. Come amministrazione esprimiamo il nostro massimo cordoglio”, il commento del primo cittadino.