Ponte di Cedarchis, i lavori finiranno entro marzo

I lavori sul ponte di Cedarchis.

I lavori sul ponte di Cedarchis si concluderanno entro la fine di marzo, ponendo fine ai disagi legati al traffico nella zona. Lo ha annunciato l’assessore regionale alle Infrastrutture, Cristina Amirante, al termine di un incontro tenutosi in municipio ad Arta Terme, alla presenza del sindaco Andrea Faccin e dei rappresentanti di Anas, Edr Udine e PromoturismoFVG.

“Non mancherà – ha detto l’assessore -, una particolare attenzione sulle gestioni temporanee del
passaggio dei mezzi nei fine settimana, in vista della partenza della stagione sciistica, con la presenza di movieri”.

Il vertice è servito per fare il punto della situazione sulla viabilità locale attualmente al centro di alcuni interventi di sistemazione lungo la Statale 52 bis e per mettere in luce lo stato dell’arte dei cantieri in esercizio e di quelli che devono ancora partire. Il piano dei lavori, che consiste in 15 interventi complessivi, prevede una spesa di oltre 62 milioni di euro, a testimonianza dell’attenzione che Anas dedica a questa parte del territorio. Attualmente 5 cantieri sono stati ultimati, 4 sono in corso di esecuzione e 6 in fase di progettazione; di questi ultimi si sta completando la redazione degli elaborati tecnici.

“Durante l’incontro – ha spiegato Amirante – Anas ci ha chiarito che nei giorni feriali la gestione del traffico all’altezza del ponte di Cedarchis è gestibile. Tuttavia, anche su indicazione del sindaco, è stato fatto presente che tra qualche giorno partirà la stagione invernale, con un deciso incremento del numero di veicoli su questo tratto di strada. Di comune accordo si è deciso che, dal 20 dicembre al 6 gennaio, il traffico verrà gestito giornalmente con la presenza di movieri, mentre nella fase successiva lo stesso sistema verrà utilizzato nei fine settimana. Tutto ciò andrà avanti fino alla fine del mese di marzo, quando ci è stato assicurato che il cantiere verrà completato”.

Sul fronte dell’altro intervento relativo alla zona in cui si trova la centrale a biomasse, sono state analizzate diverse ipotesi di soluzioni per venire incontro alle esigenze delle ditte che operano in quell’area e che, al momento, stanno subendo non solo numerosi disagi ma anche perdite economiche evidenti. “A tal proposito – ha detto l’assessore durante l’incontro – abbiamo constatato che possibili tracciati alternativi rischierebbero di allungare i tempi di completamento dell’intervento. Per cui, in questo momento, una soluzione che ci sentiamo di proporre è simile a quella attuata per il passo di Monte Croce Carnico e cioè di ristorare le aziende nell’area di cantiere per i mancati introiti”.