Il programma.
La grande, coloratissima e ormai consolidata ribalta del folclore giovanile internazionale, “parata” di musiche e danze senza confini, è alle porte: si aprirà infatti giovedì 5 luglio, per protrarsi fino a martedì 10, il Festival Mondiale del Folclore Giovanile, appunto, prezioso evento – noto a livello nazionale – organizzato da ben 19 anni dall’Associazione folcloristica giovanile regionale in collaborazione con l’Unione Gruppi Folcloristici del Friuli Venezia Giulia, la Regione, i Comuni di Pordenone, Udine, Arta Terme, Capriva del Friuli, Cormons, Pasian di Prato e Roveredo in Piano, nonché con la partecipazione della Fondazione Friuli e il sostegno di numerose realtà territoriali.
Cordata ampia, insomma, chiaro indizio del valore e dell’importanza dell’appuntamento, che toccherà le località di Capriva del Friuli, Roveredo in Piano, Udine, Arta Terme, Pordenone e Cormons e che richiamerà in regione tre gruppi esteri (da Ucraina, Kazakistan e Serbia) e uno dalla Sardegna. Ben 130 i ragazzi coinvolti
Sabato 7 luglio, il festival toccherà Arta Terme. L’appuntamento è in piazza Roma, alle 20 e 45, salvo maltempo (nell’eventualità si ripiegherà sul salone dell’Hotel Savoia).Protagonisti saranno , i gruppi Kokshetau (dall’omonima città del Kazakistan), San Gemiliano, da Sestu, in provincia di Cagliari, e Holzhockar, da Sappada. Aprirà la serata il gruppo A.F.G.R. Js Guldana Pearl di Timau.
Il Festival Mondiale del Folclore Giovanile rappresenta una straordinaria occasione di divulgazione culturale, offrendo al pubblico la possibilità di scoprire tradizioni e costumi tipici di genti di ogni parte del pianeta. Grande soddisfazione per i numeri dalla rassegna viene espressa da Alessio Moretto, presidente dell’A.F.G.R. Fvg, meritoria e attiva realtà che accorpa 12 gruppi folcloristici giovanili.
“Non è senza una punta d’orgoglio – dichiara Alessio Moretto – che fornisco alcuni “dati identificativi” del nostro festival, tutt’altro che scontati in questi tempi via via più difficili: 19 edizioni, 110 gruppi ospiti, da ogni parte del mondo, 3.500 bambini e ragazzi coinvolti in un arcobaleno di allegria, musica e sorrisi. Di anno in anno ci rendiamo conto, sempre di più, che il folclore, la musica e la danza sono i migliori messaggeri di pace.
La conoscenza reciproca, l’amicizia, il gioco e il ballo, esperienze che i ragazzi protagonisti del festival vivono intensamente, non possono che lasciare un segno forte nei loro cuori. E un seme così non può che produrre buoni frutti nel futuro di questi giovani. E’ importante dare merito alle istituzioni, Regione Friuli Venezia Giulia in testa, ma pure alle Fondazioni, agli enti locali e alle aziende private che ci hanno sostenuto fin qui e che continuano a farlo, con forza e convinzione, superando ostacoli e difficoltà di natura economica e burocratica. E merito va dato pure ai dirigenti, agli insegnanti, alle famiglie, ai danzerini, ai suonatori e a tutti coloro che in vario modo concorrono all’allestimento, non semplice, di queste intense giornate, impegnandosi nella logistica e nell’ospitalità”.
E a quest’ultimo proposito va ricordato che i volontari dei gruppi regionali si mettono a disposizione degli ospiti per accompagnarli a visitare le bellezze del Friuli Venezia Giulia: il Festival Mondiale del Folclore Giovanile, così, si trasforma anche in una chance di promozione del territorio regionale e delle sue grandi ricchezze.
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