La denuncia di Legambiente Carnia.
Proseguono le proteste di Legambiente verso lo sbarramento sul torrente But ad Arta Terme, che dirotta le acque verso la locale centrale idroelettrica. La “diga” (lunga 400 metri), infatti, lascerebbe il letto del corso d’acqua asciutto per un lungo tratto, causando anche danni dal punto di vista paesaggistico.
Inoltre, questa barriera era già presente durante la tempesta Vaia dello scorso ottobre: “Ha certamente influito a produrre danni alle rive” denuncia Marco Lepre, presidente del circolo della Carnia dell’associazione. Tra i problemi più gravi prodotti ci sono quelli alla pista ciclabile, completamente portata via dalla corrente.
Non solo: già nel gennaio 2013 Legambiente aveva segnalato il problema agli uffici regionali, realizzato in parte con ghiaie e materiali presenti in alveo ed in parte con veri e propri massi di scogliera del tipo utilizzato per le difese spondali.
“Non siamo ancora riusciti a capire se questa struttura sia autorizzata o meno da qualcuno. È una cosa completamente anomala” prosegue Lepre. Qualche giorno fa, proprio per tenere alta l’attenzione sulla questione, i volontari di Legambiente hanno anche organizzato un flashmob ad Arta. “Nonostante le nostre segnalazioni – conclude Lepre -, non abbiamo ricevuto ancora risposta. Proseguiremo nella nostra richiesta agli enti: o hanno autorizzato questa cosa, o fingono di non vederla”.
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