Finiti i lavori di messa in sicurezza dopo l’incendio del 2021, riapre la strada ad Amaro

L'incendio del 2021

Riapre la strada regionale ad Amaro.

Nella giornata di oggi, sabato 14 settembre, l’Ente di decentramento regionale di Udine (Edr)
emetterà un’ordinanza di riapertura della strada regionale Udine 125, in comune di Amaro, che sarà possibile quindi percorrere nuovamente in piena sicurezza già nel weekend o al massimo nella giornata di lunedì.

A darne notizia è l’assessore alle Infrastrutture del Friuli Venezia Giulia, Cristina Amirante. “I lavori che hanno richiesto la chiusura del tratto, delegati dalla Regione a Friuli Venezia Giulia Strade, hanno contemplato la messa in sicurezza delle pendici del versante del monte Amarianute, prospiciente il tratto della Sr125 ‘del Sasso Tagliato’ tra la progressiva chilometrica 2+400 e il chilometro 3, in località Pissebus” spiega nel dettaglio Amirante.

“Le opere sono state necessarie per rimediare ai danni causati dal vasto incendio boschivo divampato nell’aprile del 2021, rogo che richiese, allora, la chiusura precauzionale della strada, perché investita da materiale detritico distaccatosi dal versante montano. Si tratta di un intervento importante per le comunità locali e per la messa in sicurezza del territorio, che rientra in un quadro economico di un milione e 70.000 mila euro”.

Il cantiere ha previsto, tra gli altri interventi, la bonifica e il disgaggio del versante interessato dalle fiamme (con la rimozione del materiale roccioso rimasto in equilibrio precario), la posa di presidi temporanei di sicurezza per l’armamento ferroviario esistente (sottoposto a vincolo monumentale), la diramatura di arbusti e piante pericolanti, oltre alla posa di protezioni temporanee di sicurezza per preservare l’integrità e la funzionalità della strada.

È stata rafforzata poi la porzione del versante sopra la galleria con materiali stabilizzanti e chiodature metalliche, per una superficie di circa 2300 metri quadrati. Si è proceduto, inoltre, a una manutenzione straordinaria della barriera paramassi esistente della tipologia “a tetto”.

“Le opere non sono state semplici perché hanno dovuto risolvere una complessa e articolata interferenza con tre linee elettriche di alta tensione gestite da due diverse società – ha fatto notare Amirante -. Per questo è stato necessario un accordo preliminare con gli enti gestori delle linee elettriche che alimentano l’area della Carnia, le quali non sono state mai poste fuori servizio, garantendo quindi la continuità nella fornitura alle comunità”. I lavori erano stati consegnati all’impresa esecutrice alla fine del mese di ottobre dello scorso anno.