Amaro, ex dipendente ruba e danneggia i macchinari della ditta

Incastrato grazie alle immagini delle telecamere.

Ai militari dell’Arma di Venzone, era apparso da subito un reato “di rivalsa”, quello denunciato nella mattinata del 22 giugno 2018 dal titolare della ditta T.D.P. Srl corrente nella Zona Industriale di Amaro, operante nel settore delle lavorazioni meccaniche di precisione.

Il titolare aveva constatato che nel corso della precedente nottata, ignoti autori, dopo avere disinserito, senza alcuna difficoltà, il sistema di allarme, si erano introdotti furtivamente all’interno dei locali della ditta ove avevano manomesso e danneggiato diversi macchinari industriali ed attrezzature da lavoro, asportandone anche diversi pezzi necessari per il funzionamento delle stesse. A causa di ciò, l’azienda era stata danneggiata, tanto da bloccare la produzione con l’arresto improvviso dei macchinari, con pericolo per gli operai, creando un consistente danno economico-produttivo ed un danno materiale di circa 6mila euro.

Le indagini venivano quindi da subito indirizzate nell’alveo delle persone con frequente accesso al sito industriale, acquisendo anche le immagine dei sistemi di videosorveglianza. Tale attività permetteva di individuare l’autore del reato, soggetto per altro da subito “attenzionato” dagli stessi inquirenti, ovvero un 30enne di Moggio Udinese, ex dipendente della ditta, con la quale aveva avuto dei dissapori, il quale, dopo avere disinserito il sistema di allarme, si era introdotto in detti locali ponendo in atto dette azioni delittuose.

Ottenuto il decreto di perquisizione dalla Procura della Repubblica di Udine, nella mattinata del 12 luglio, i militari dell’arma di Venzone sono andati presso l’abitazione dell’indagato, dove sono stati rinvenuti e sequestrati diverse parti di macchinari, sottratti presso la predetta ditta, nonché gli abiti indossati dall’autore al momento della sua intrusione in quei locali.

Al giovane ex operaio venivano quindi formalmente contestate le ipotesi di reato di furto aggravato (in relazione del decorso rapporto di dipendenza dall’azienda in questione) e di arbitraria occupazione di azienda con relativo sabotaggio dei macchinari.

Anche in questo caso l’ampliamento dei sistemi di video sorveglianza del sito industriale di Amaro ((UD) e il pronto e mirato utilizzo degli stessi da parte dei militari della Stazione di Venzone, ha consentito una rapida e precisa soluzione del caso, che aveva destato preoccupazione negli imprenditori locali, timorosi del ripetersi di episodi reati analoghi (con particolar riferimento al sabotaggio dei macchinari), eventi sconosciuti in quella zona.

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