Il Friuli Venezia Giulia avrà il suo primo centro residenziale per i disturbi alimentari

Nascerà a Camino al Tagliamento.

Entro la fine del 2025, a Camino al Tagliamento nascerà il primo centro residenziale del Friuli Venezia Giulia dedicato al trattamento dei disturbi alimentari. Un passo in avanti per contrastare una problematica in crescita, che colpisce in particolare i giovani. L’annuncio è stato dato dall’assessore regionale alla Salute e Politiche sociali, Riccardo Riccardi, in occasione della Giornata del Fiocchetto Lilla, dedicata alla sensibilizzazione sui disturbi alimentari e della nutrizione. Il centro offrirà servizi riabilitativi ed educativi per un massimo di 12 ospiti, con l’obiettivo di rafforzare la rete di assistenza sociosanitaria regionale.

“Entro la fine del 2025 aprirà a Camino al Tagliamento il primo centro residenziale per il trattamento dei disturbi alimentari in Friuli Venezia Giulia – ha spiegato l’assessore regionale alla Salute e Politiche sociali Riccardo Riccardi – . Questo è frutto di un importante lavoro svolto in questi anni per fronteggiare un fenomeno in costante espansione che colpisce in particolare i giovani. La programmazione avviata con le tre Aziende sanitarie, che tiene conto anche degli obiettivi stabiliti dalle politiche di integrazione sociosanitaria, prevede in futuro l’apertura e il mantenimento di altri centri diurni nel territorio“.

L’esponente della Giunta Fedriga ha assistito allo spettacolo di sensibilizzazione tenutosi a Udine nel Salone del Popolo del Municipio, organizzato dall’associazione La Fenice. “Il contributo di questa organizzazione e dell’intero sistema di volontariato rappresenta un’esperienza e uno stimolo importante a supporto delle istituzioni nell’offrire risposte in tema di cronicità”, ha affermato Riccardi.

Come sarà il nuovo centro per il trattamento dei disturbi alimentari.

Il nuovo centro per il trattamento dei disturbi alimentari sorgerà negli spazi della struttura riabilitativa residenziale ad altissima intensità di Camino al Tagliamento. Al suo interno verranno gestiti servizi educativo-riabilitativi, socio-assistenziali e di supporto a favore di un fabbisogno iniziale di 12 ospiti già in carico ai servizi dedicati alla cura dei Dan, di cui 6 in età evolutiva ad alta complessità e altrettanti in età adulta (due ad alta complessità e quattro a media complessità).

“Un fenomeno – ha concluso Riccardi – che deriva dall’evoluzione dei bisogni di salute e che va affrontato con strutture adeguate per supportare i ragazzi e le ragazze che incontrano queste difficoltà“.