Un progetto voluto da ben tre amministrazioni comunali, atteso dal territorio e dalla popolazione, ideato, finanziato e realizzato dopo un lungo iter, e che ora finalmente vede la luce. Il Museo della Civiltà̀ del Vino del Friuli Venezia Giulia apre sabato 25 novembre, in villa di Toppo Florio, nato nel 1998 e da sempre visitabile nei locali adiacenti la Villa, si presenta con il nuovo allestimento (progettato dall’architetto Enrico Franzolini, progetto grafico a cura del graphic designer Francesco Messina) portato a termine dalla giunta Bassi. In esposizione una selezione dei 3500 pezzi, tra oggetti e documenti, appartenenti al grande patrimonio donato da Geremia Nonini.
“Una preziosa raccolta di strumenti, oggetti e testimonianze di un territorio vocato alla viticultura che valorizza la collezione Nonini e qualifica dal punto di vista turistico il nostro territorio – commenta l’assessore al Turismo e alle Città del Vino Tiziano Venturini -. Sono oltre mille i volumi custoditi dalla biblioteca del museo, tra testi e riviste, sul mondo enologico e della viticultura. In futuro organizzeremo mostre temporanee a tema sui pezzi non attualmente esposti, ma che fanno parte della ampia collezione del donatore”.
All’inaugurazione, in programma alle ore 10.15, condotta da Stefano Cosma, saranno presenti il sindaco di Buttrio Eliano Bassi con il consiglio comunale, i sindaci dei comuni limitrofi e le autorità regionali, il past president di Città del Vino Floriano Zambon, il prof. Mauro Pascolin, presidente della Commissione per la gestione del Museo, Cristiano Degano, presidente dell’Odg Fvg (la sala degustazione polifunzionale, già utilizzata anche per la presentazione di libri, è intitolata al giornalista Isi Benini), i curatori dell’allestimento del museo, la stampa del settore.
L’allestimento
Il percorso espositivo coinvolge le sale dei tre piani già rinnovati dell’ala ovest di Villa Florio di Buttrio, nella prospettiva di valorizzazione della collezione raccolta e donata d Geremia Nonini al Comune di Buttrio, finora conservata negli adiacenti spazi dell’edificio collegato alla scuola media. Si parte con la storia della coltivazione della vite e della produzione del vino fin dalle sue origini per proseguire con uno spazio dedicato alle caratteristiche del vino, alla cura del vigneto, alla produzione del vino e alla sua conservazione fino alla distribuzione sul mercato; lungo il percorso delle varie sale sono visibili attrezzi, utensili e strumenti di lavoro. Si termina il percorso nella grande sala polivalente al secondo livello della villa, che funge come area degustazione e ben si presta ad ospitare eventi e convegni.
Gli eventi
La cerimonia viene accompagnata, prima e dopo l’inaugurazione, da alcuni eventi: la presentazione del libro “Tazzelenghe – Il vino friulano taglia-lingua nato in terra longobarda”, di Angelo Costacurta e Stefano Cosma, tenutosi nei giorni scorsi; per le grandi verticali delle Città del vino, è in programma giovedì̀ 23 novembre alle 19.30 la degustazione guidata da Matteo Bellotto “Buttrio terra di grandi rossi, il Merlot” dei viticoltori Conte d’Attimis-Maniago, Croatto Piero, Meroi e Petrucco, (a pagamento – iscrizioni: proloco@buri.it – 0432.673511), evento che si svolgerà in concomitanza con tutte le Città del Vino della regione.
A seguire, il 30 novembre alle 19 “L’importanza di essere Pignolo”, serata con degustazione in memoria di Girolamo Dorigo, tra i protagonisti della storia della viticoltura regionale, scrittore della nuova enologia. Interverranno il figlio Alessio Dorigo, titolare dell’azienda, Giulio Colomba, giornalista, Stefano Trinco, enologo, Claudio Fabbro, agronomo e storico della viticoltura regionale. Modera Matteo Bellotto. Il 14 dicembre alle ore 17.30, in occasione dei 90 anni della Fiera regionale dei vini, convegno e presentazione del libro “La Ponca”, con l’autore Yves Hérody (sarà̀ tradotto in simultanea), a cura del Consorzio Tutela Vini Friuli Colli Orientali e Ramandolo. Seguirà degustazione.