Buttrio spegne l’illuminazione pubblica di notte
Il costo dell’energia ha fatto schizzare la bolletta del Comune di Buttrio per l’illuminazione pubblica: solo nell’ultimo mese l’amministrazione comunale si è vista triplicare la spesa e ha quindi deciso di spegnere le luci di notte, con poche eccezioni per la sicurezza stradale.
“Siamo passati da 4 mila euro a 12 mila – spiega il sindaco Eliano Bassi -. E’ stato quindi necessario prendere provvedimenti, condivisi con i comuni confinanti e la polizia municipale”.
A titolo sperimentale dal 3 novembre sarà spenta, per tre mesi, l’illuminazione pubblica da mezzanotte e mezza alle 5.30 del mattino, ad esclusione della Strada regionale e delle vie Divisione Julia, Martiri, Cividale. Fanno eccezione alcuni punti luce, almeno in un primo periodo, posizionati lungo le strade regionali e provinciali che attraversano il territorio comunale, in cui deve essere invece garantita l’illuminazione anche in orario notturno, ed eventuali traverse ad esse collegate, non tecnicamente sezionabili. Alle famiglie in questi giorni sta giungendo un volantino che illustra le misure urgenti attuate dal Comune per il contenimento dei consumi energetici.
Nel frattempo, il Comune di Buttrio punta a realizzare nuovi interventi di efficientamento energetico degli impianti e degli edifici comunali ma, anche sommati a quelli già eseguiti, questi non potranno arginare gli enormi aumenti della bolletta energetica: per il 2022 si prevede una maggiore spesa di 100.000 euro a carico delle casse comunali (solo in parte godranno di contributi nazionali e regionali). “Ecco perché – ha continuato il sindaco -, si è ritenuto opportuno adottare immediatamente delle misure straordinarie per ridurre i consumi energetici. Bisogna contenere aumenti che possono rivelarsi insostenibili per il bilancio comunale”.
Accomunati dalle medesime esigenze e situazioni di bilancio, i sindaci della Comunità Friuli Orientale stanno condividendo la linea di risparmio energetico, ognuno con le proprie modalità in funzione del tessuto su cui intervenire. Alla luce dei maggiori costi 2022, sarà comunque molto difficile, per tutti i comuni, poter chiudere a pareggio il bilancio di previsione 2023.