Un premio speciale per Jager, il cane che ritrovò il corpo di Giulia Cecchettin

Un premio speciale per il cane che ritrovò il corpo di Giulia Cecchettin.

C’è anche Jager, il flat coated retriever di 4 anni che ritrovò il corpo di Giulia Cecchettin vicino al lago di Barcis, tra i premiati al premio “Fedeltà del Cane” di Camogli.

Nonostante il suo addestramento sia focalizzato sulla ricerca di superstiti, Jager ha dimostrato un intuito straordinario riuscendo a individuare il corpo senza vita di Giulia, nascosto in un anfratto roccioso nel bosco. La sua insistenza nel condurre il suo conduttore fino al luogo del ritrovamento è stata determinante per chiudere il cerchio delle ricerche, dando così un importante contributo alla comunità e alla famiglia della vittima.

Ogni anno, il premio “Fedeltà del Cane” di Camogli celebra l’instancabile dedizione e il coraggio dei nostri amici a quattro zampe, ma l’edizione di quest’anno ha riservato momenti di grande emozione, mettendo in luce storie di straordinaria lealtà e sacrificio.

I premi e le storie.

Il premio principale è stato assegnato a Giulio, un pastore tedesco di 4 anni che ha compiuto un salvataggio straordinario. Giulio ha salvato la sua padrona, che si trovava in grave difficoltà nelle acque agitate del mare di Lecce. Con prontezza e coraggio, Giulio si è tuffato in acqua, riuscendo a trascinare la donna fino a riva, scongiurando una tragedia che sembrava ormai inevitabile. Per questo gesto di incredibile fedeltà e prontezza, Giulio è stato incoronato vincitore assoluto dell’edizione 2024 del premio “Fedeltà del Cane”.

Non sono mancati riconoscimenti anche per altre storie di cani che, attraverso il loro lavoro quotidiano, migliorano la vita delle persone. Noah e Cecilia, due golden retriever, sono stati premiati per il loro impegno nel progetto “Ri-Animali”, un’iniziativa unica in Italia che porta la pet therapy all’interno di un reparto di rianimazione. La loro presenza e il loro affetto sono stati determinanti per migliorare il benessere psicofisico dei pazienti, dimostrando ancora una volta il potere terapeutico della relazione tra uomo e animale.