Un paese friulano finisce “in orbita”: ha dato il nome ad un asteroide

Foto Archivio Meteoriti Italia

L’asteroide Barcis.

Un paese friulano catapultato nello spazio: non in senso letterale, ovviamente, ma attraverso il suo nome; già perché qualche settimana fa, un asteroide è stato battezzato ufficialmente “Barcis”.

A dare quel nome, già registrato anche su Wikipedia, al piccolo corpo celeste “379767” è stata Commissione della International Astronomical Union, che ha pubblicato la decisione sul suo bollettino ufficiale:

(379767) Barcis è stato scoperto nel 2001; secondo quanto riporta il sito meteorititalia.org, si tratta di un asteroide appartenente alla Fascia Principale, la sua magnitudine è di poco inferiore a 17, quindi visibile solo con telescopi adeguati, il suo diametro è stimato di circa 2 km, mentre il periodo orbitale (anno di “Barcis”) è di 1788,54 giorni (4,89 anni).

E’ stato il fisico ed astronomo dell’Istituto Nazionale di Astrofisica Mario Di Martino ad annunciare al sindaco del paese friulano che l’asteroide avrebbe portato quel nome. E sarà sempre il dotto Di Martino a spiegare le caratteristiche del corpo celeste, in occasione del 5° Meteorite Festival che Barcis ospiterà il 24 e il 25 agosto.

Ma come mai all’asteroide è stata data quella denominazione? Tutto merito di un altro corpo celeste, questa volta una meteorite, ritrovato proprio in quella località nel 1953: una delle uniche due ferro-pietrose rinvenute in Italia.

La roccia fu ritrovata durante i lavori collegati alla costruzione della diga nella forra di Ponte Antoi, quando nel corso degli scavi per una strada vengono alla luce tre “sassi” (di cui uno di 3 kg) pesanti e strani. Il ritrovamento suscitò l’interesse dell’operaio bellunese ventenne Umberto Brancaleone, che ne portò uno a casa sua (a Taibon, 160 km in bici) per mostrarlo agli amici. Giovanni Della Lucia, studente al primo anno dell’Istituto Minerario di Agordo, lo fece vedere ai professori della scuola, sospettandone l’origine “extraterrestre”. Alla fine, per riuscire a tagliare il “sasso” fu necessario rivolgersi ad un’officina specializzata di Milano e fu finalmente possibile decretarne la natura: era un meteorite.