Al Cro di Aviano sarà attivata la protonterapia.
Il cantiere che porterà all’attivazione della protonterapia al Cro di Aviano vedrà, in assenza di nuovi
intoppi burocratici, la posa della sua prima pietra nell’autunno di quest’anno.
A comunicarlo è stato l’assessore regionale alla Salute del Friuli Venezia Giulia Riccardo Riccardi, che questa mattina, nella sede dell’Irccs Centro di riferimento oncologico di Aviano, ha incontrato il direttore generale Francesca Tosolini e i professionisti che operano nella struttura.
“Il progetto definitivo che porterà questa tecnologia di ultima generazione nelle disponibilità dei pazienti della nostra regione e di quelli che vivono al di fuori dei suoi confini – ha spiegato Riccardi – è al vaglio della conferenza dei servizi che entro fine giugno deve dare il proprio parere positivo“.
“A quel punto andranno rispettati i tempi tecnici di 45 giorni, per la presentazione del progetto esecutivo, e si procederà con un ulteriore step di approvazione. Saremo quindi pronti per la
posa della prima prima pietra, nell’autunno prossimo” ha dettagliato l’assessore.
Il quadro economico per la realizzazione del bunker che andrà a ospitare la macchina all’avanguardia, e per l’installazione dello stesso impianto, è di 32 milioni di euro di euro, per metà messi a disposizione dalla Regione.
La protonterapia, o terapia a protoni, utilizza un fascio di protoni per irradiare le cellule tumorali che si sono sviluppate nelle vicinanze di organi critici e delicati come cuore, cervello o midollo spinale. Il vantaggio di questo trattamento è la possibilità di indirizzare le radiazioni con maggior precisione sui tumori, preservando i tessuti sani circostanti.