Il pastry chef Riccardo Bazzo in un workshop allo Ial di Aviano.
Dalla sua Fontanafredda natale fino ai vertici della pasticceria italiana e internazionale: la storia di Riccardo Bazzo è un esempio di talento, dedizione e crescita costante. Il vincitore del premio Emergente Pastry 2024, riconosciuto come miglior talento under 35 nella pasticceria professionale, ha costruito la sua carriera con impegno e determinazione, passando per alcune delle più prestigiose cucine d’Italia. Ora, forte della sua esperienza, ha scelto di condividerla con i giovani aspiranti pasticceri dello Ial di Aviano.
Il suo viaggio nel mondo della pasticceria è iniziato come apprendista al ristorante Pedrocchino, dove ha lavorato a fianco di Paolo Dalla Torre. Da lì, ha continuato a perfezionarsi con un corso nel Vicentino che gli ha aperto le porte del ristorante La Peca di Lonigo, sotto la guida della famiglia Portinari. Questo percorso gli ha permesso di affinare le sue tecniche e sviluppare uno stile personale, portandolo a collaborare con il pluristellato chef Enrico Bartolini nella sua nuova struttura, in apertura vicino a Shanghai.
Ma se c’è una cosa che Riccardo Bazzo ha imparato lungo il cammino, è che il successo si costruisce giorno dopo giorno. “La mia passione per la pasticceria è nata nel cuore di una cucina, e ogni passo che ho fatto mi ha portato sempre più vicino alla mia missione: dare un’emozione unica attraverso i dessert”, ha raccontato Bazzo durante il workshop tenuto allo Ial di Aviano.
L’evento, una straordinaria opportunità per gli allievi della IV Pasticceria, ha avuto come filo conduttore “La stagionalità e l’utilizzo del prodotto nella sua interezza“. Affiancato dal collega e docente Thomas De Rosa, Bazzo ha guidato i ragazzi nella realizzazione di dessert al piatto raffinati, condividendo non solo le tecniche apprese nel corso degli anni, ma anche il suo approccio alla professione. “Lavorare in una cucina stellata è una sfida continua. Gestire l’ansia è fondamentale. L’ansia è inevitabile, ma bisogna imparare a non farla diventare un ostacolo, altrimenti rischi di commettere errori. Inoltre, è essenziale assaggiare sempre quello che si prepara, per capire se il risultato è davvero buono e pronto per essere servito al cliente”, ha sottolineato lo chef.
Durante il workshop, i giovani pasticceri hanno potuto scoprire alcune delle creazioni più celebri di Bazzo, ripercorrendo con lui le tappe della sua carriera attraverso i suoi dolci. “Ogni dessert racconta una storia, un momento del mio percorso. Ho voluto condividere questi piatti con i ragazzi per dare loro un assaggio della mia esperienza”, ha spiegato.
L’incontro è stato anche un’occasione per riflettere sulle difficoltà e sulle soddisfazioni di questo mestiere. “Il confronto con altri professionisti è essenziale per crescere. Io stesso continuo a studiare e a mettermi alla prova ogni giorno. Ai giovani dico sempre di non mollare mai: il cammino è lungo, ma ogni sforzo ripaga”. “Sono stato fortunato a poter lavorare con chef straordinari e professionisti che mi hanno insegnato tanto. Oggi cerco di trasmettere tutto ciò che ho imparato a chi, come me, sogna di costruire una carriera nella pasticceria”.
Il workshop con Riccardo Bazzo ha rappresentato, dunque, non solo una lezione di pasticceria, ma anche una vera e propria lezione di vita e di passione per il lavoro. “Il mio obiettivo- ha concluso lo chef – è sempre stato quello di trasmettere il più possibile, e spero che, anche se in una sola giornata, io sia riuscito a dare qualcosa di utile a questi ragazzi”.