Ad Aviano l’esercitazione che simula un attacco nucleare durante il volo di un F16.
Nelle basi aeree di Aviano, e di Spangdahlem, in Germania, si è svolta l’esercitazione Radiant Falcon, volta a preparare gli aviatori a scenari estremi, compreso un possibile attacco nucleare durante il volo.
L’esercitazione ha coinvolto circa trenta aviatori altamente qualificati, che hanno affrontato una simulazione dettagliata di un attacco aereo esposto a radiazioni nucleari. L’obiettivo era quello di preparare il personale a gestire una situazione di estremo pericolo, come un attacco nucleare tattico, che potrebbe verificarsi in un contesto di crisi.
Durante la simulazione, il personale è stato equipaggiato con tute protettive, guanti e maschere antigas, in modo da proteggerli dall’esposizione alle radiazioni. Gli istruttori hanno guidato gli aviatori nell’apprendimento delle procedure da seguire in caso di radiazioni, simulando un attacco aereo in volo. Un velivolo F-16 esposto a radiazioni deve essere in grado di fare ritorno in base dopo aver attraversato una zona ad alto rischio. In questo contesto, il personale ha avuto solo venti minuti di tempo per indossare le tute protettive e prepararsi all’atterraggio dell’aereo. Una volta atterrato, una squadra di soccorritori, personale medico, rifornitori di carburante, addetti alle attrezzature aeronautiche e alle manutenzioni ha lavorato insieme per consentire all’F-16 di ripartire in sicurezza.
Per garantire la massima sicurezza durante l’operazione, sono stati impiegati dosimetri personali elettronici nelle tute che monitoranol’esposizione individuale alle radiazioni. Inoltre, sono stati utilizzati strumenti specializzati per rilevare il livello di particelle radioattive nell’aria e sull’aereo, così da poter raccogliere i dati per valutare la gravità dell’esposizione alle radiazioni e gestire i rischi durante l’intervento.