Revocato il blocco delle carte di credito ai lavoratori italiani della Base di Aviano.
Dopo quasi un mese di incertezza e disagi, i lavoratori italiani della base militare di Aviano possono tirare un sospiro di sollievo: il blocco delle carte di credito governative in loro uso è stato ufficialmente revocato. A partire da lunedì 31 marzo, le tessere torneranno operative, consentendo nuovamente l’effettuazione di ordini e acquisti necessari per la missione, previa autorizzazione.
Il provvedimento, originato da un ordine esecutivo degli Stati Uniti emesso lo scorso 26 febbraio, aveva comportato l’azzeramento degli importi disponibili sulle carte fino a un euro a partire dal 6 marzo. Una decisione che ha colpito circa sessanta lavoratori italiani impiegati come buyers all’interno della base, sollevando preoccupazioni per le ripercussioni economiche sulle attività commerciali legate alla struttura militare.
Durante il mese di sospensione, gli ordini già avviati sono stati saldati utilizzando le carte in dotazione al personale militare, ma non ne sono stati effettuati di nuovi, alimentando timori su possibili ricadute economiche e operative. La revoca del blocco rappresenta quindi un passo importante verso il ripristino della normalità, anche se altre questioni rimangono ancora aperte.
L’email e il blocco delle assunzioni.
La riattivazione delle carte potrebbe essere un primo passo verso un dietrofront sulle misure introdotte nell’ultimo mese, compreso il blocco delle assunzioni dei lavoratori italiani alla base di Aviano.
Intanto, venerdì scorso, i rappresentanti sindacali delle basi militari statunitensi in Italia hanno partecipato a un incontro da remoto con il JCPC (Joint Civilian Personnel Committee), il comitato interforze statunitense. Durante la riunione è stato affrontato anche il tema delle nuove richieste amministrative imposte ai lavoratori, tra cui il contestato format e-mail introdotto dal Doge di Musk, che obbliga i dipendenti a rendicontare settimanalmente i propri risultati in cinque punti.