La raccolta per il Parco delle rose di Artegna.
Il Parco delle rose di Artegna, che rappresenta anche una preziosa meta turistica, da alcuni giorni è al centro di una raccolta fondi che mira a tutelarne la cura e la conservazione. I proprietari Eleonora Garlant e Valentino Fabiani, che da venticinque anni curano con amorevole attenzione questa vasta area verde (che copre 9.000 metri quadri circa) e le ben 1660 diverse specie di rose in essa contenute, ad oggi si trovano impossibilitati a svolgere le mansioni più faticose a causa dell’età ormai avanzata.
La raccolta fondi si propone dunque l’obiettivo di offrire ai due proprietari un supporto economico volto a finanziare uno stage formativo in favore di un giovane appassionato di botanica, che andrà ad affiancare Eleonora e Valentino nella gestione e manutenzione del loro magnifico roseto. Ad avviare la campagna è stato l’Ecomuseo delle Acque del Gemonese con l’adesione del Comune, la cooperativa agricola e di Consumo di Artegna e la società di produzione Vidimante.
“Attraverso l’attivazione di questa campagna l’Ecomuseo delle Acque del Gemonese conferma la sua predisposizione a svolgere un importante ruolo di tutela attiva del patrimonio, oltre al sostegno ad uno sviluppo sostenibile – commenta Mauirizio Tondolo, coordinatore dell’Ecomuseo -. Le mansioni da svolgere per la tutela di un roseto così grande e ricco sono numerose e richiedono l’impiego di una grande quantità di tempo e di energie: se da fine autunno e per tutto l’inverno i lavori di potatura e rinnovo dei sostegni costituiscono l’attività principale, durante l’estate sono gli sfalci e la cura delle rose ad impegnare quotidianamente almeno una persona. Inoltre sono da considerare la concimazione, le annaffiature, la lotta ecologica contro i parassiti: insomma, un susseguirsi di incombenze che sono un vero e proprio lavoro.”
Visitando il Parco delle rose si ha la possibilità di ammirare una ricca quanto favolosa raccolta di questo tipo di fiore: dalle specie più antiche alle inglesi, dalle botaniche alle rampicanti, splendide nei loro più svariati e sorprendenti colori. Una meta romantica meta, ma non solo. E poi la storia stessa delle origini del Parco ha del romantico. L’idea della sua creazione, infatti, nacque quando Valentino, in occasione del trentesimo compleanno della moglie, le offrì in dono ben trenta rose antiche. Da quel giorno la passione per questo incantevole fiore ha continuato ad arricchire la quotidianità dei due coniugi.