La sentenza della Corte d’assise di Udine.
È di 14 anni la condanna di reclusione dei confronti di Livio Duca, oggi 67 anni, per aver ucciso la moglie Marinella Maurel nel 2020. Questa la sentenza pronunciata dal giudice Paolo Alessio Vernì della Corte d’assise di Udine. Una condanna che conclude così il cerchio della tragedia che aveva destato molto scalpore ad Aquileia. A Livio Duca è stato inflitto il minimo della pena, per la quale il giudice ha tenuto conto della confessione, della collaborazione e riconosciuto le circostanze attenuanti generiche e il vizio parziale di mente nel momento dell’omicidio.
Secondo il pm Maria Caterina però si dovrebbe parlare di omicidio doloso e per questo motivo ha annunciato che farà ricorso in appello. Per l’avvocato difensore Irene Lenarduzzi, invece, si è trattato di un gesto di difesa per quello che Livio Duca temeva: essere rinchiuso in un centro di salute mentale. L’avvocato Lenarduzzi poi ha sottolineato lo stato di depressione e la “visione distorta della realtà” che aveva il suo assistito. Per il processo, a differenza dell’inizio, il figlio della coppia, Daniele, 40 anni, non si è poi costituito parte civile.
La vicenda.
Il 22 settembre 2020, Marinella Maurel si trovava davanti al pc quando venne accoltellata alla gola da suo marito. È stato lo shock emorragico a causare la morte di Marinella Maurel. I due convivevano insieme dal 2020 e a seguito del lockdown la situazione di Livio Duca era peggiorata. A causa del fallimento della sua ditta per Livio Duca iniziò un periodo di paure, ansie di essere intercettato e di finire rinchiuso in un centro di salute mentale. Circostanze rese ancora più difficili dall’assunzione, ormai quotidiana, di alcool e medicinali, e che sono degenerate nella volontà di uccidere la moglie.