Lo striscione contro il progetto dell’impianto fotovoltaico vicino al parco archeologico.
Nella notte è comparso un vistoso striscione ad Aquileia, recante la scritta “Agrivoltaico = Morte del Territorio”. L’iniziativa, firmata da Forza Nuova, protesta contro il progetto di un parco fotovoltaico previsto nelle vicinanze del parco archeologico. La polemica si accende attorno all’incompatibilità tra la preservazione del patrimonio storico-culturale e l’installazione di impianti per la produzione di energia rinnovabile.
“L’invasione del fotovoltaico non ha limiti: oltre a distruggere la nostra terra e i nostri paesaggi, ora vuole anche il nostro patrimonio culturale -commentano da Forza Nuova – . Il progetto di un parco fotovoltaico vicino al sito unesco di Aquileia è un insulto alla storia del nostro popolo. Questa è la motivazione per cui la sezione locale di Forza Nuova ha deciso di esporre questo striscione. Nonostante la contrarietà della maggior parte della gente, più passa il tempo e più vediamo progetti di questi tipo ovunque in tutta la provincia di Udine e in tutto il Friuli”.
“Dalla regione nessuna risposta concreta sta arrivando, anzi solo proposte di legge su “aree idonee” che molto probabilmente, come già successo in Sardegna, saranno la solita farsa politica per far passare gli impianti come accettabili agli occhi del popolo, facendo sì che vengano comunque installati a danno degli agricoltori locali, probabilmente dei prodotti che mangiamo e ora della nostra cultura. Forza Nuova invita tutti i sindaci, consiglieri comunali e chiunque sia interessato alla difesa della terra dalle energie rinnovabili, alla conferenza, dal titolo “Energie rinnovabili e guerra alla terra”, che si terrà nella sede provinciale di Udine in via paparotti 71, giovedì 23 gennaio dalle ore 19.30. Intervento dove verranno esposte le origini e le problematiche di questi impianti, sperando che ciò possa contribuire alla presa di coscienza da parte del popolo e di certa politica del pericolo di queste installazioni e che si possa dunque far fronte comune per impedire che divorino e smantellino la nostra terra, i suoi frutti e la sua storia”.