L’omicidio di Aquileia.
“Ho ucciso la Marinella”. Sono le uniche parole che Livio Duca ha pronunciato, ieri sera, dopo aver sferrato il fendete al collo mortale alla moglie Marinella Maurel. Le uniche parole prima piombare in una sorta di catatonia, al punto che è stato necessario il ricovero all’ospedale di Udine.
Da ieri notte l’uomo, di 66 anni come la moglie Marinella, una vita insieme in quella casetta di Corso Grasmi ad Aquileia, ed un figlio 40enne che vive in un comune limitrofo, si trova nel reparto di rianimazione. Parlava a monosillabi e faceva fatica a respirare.
Quello che è accaduto ieri sera, poco prima delle 19, nella taverna di casa è chiaro. Lo hanno ricostruito doviziosamente i carabinieri della compagnia di Palmanova al comando del maggiore Stefano Bortone. In un raptus di follia il 66enne ha afferrato un coltello lungo 20 centimetri e con 9 centimetri di lama e ha colpito la moglie alla base sinistra del collo. La donna ha iniziato a perdere molto sangue e urlando di dolore si è trascinata verso l’esterno della casa, che dà sulla strada.
Le urla hanno richiamato i vicini e i primi soccorsi. I medici hanno tentato il tutto per tutto per salvare la vita alla donna, fino alla corsa in ospedale a Udine, dove, però, è morta intorno alle 21 di ieri sera. Il marito è rimasto lì per casa attonito. E quando i vicini gli hanno chiesto cosa fosse successo ha risposto: “Ho ucciso la Marinella”.
Intorno a questa frase gli inquirenti stanno cercando di ricostruire il movente. Diverse le ipotesi al vaglio, da una crisi post lockdown alle necessità finanziare. L’uomo per il momento si trova piantonato in ospedale dai carabinieri. L’accusa sul suo capo è di omicidio volontario aggravato.