Tre giorni di incontri per celebrare i 25 anni di Aquileia nell’Unesco e gettare le basi per il futuro.
“Unesco è partecipazione, condivisione, stare insieme, confrontarsi ed essere consapevoli del tesoro unico e dei valori che custodiamo e che dobbiamo trasmettere alle generazioni future – sottolinea Roberto Corciulo, presidente della Fondazione Aquileia – è questo l’auspicio e il messaggio che esce da tre giorni di incontri in occasione del convegno “Aquileia 25 anni Unesco” organizzato dalla Fondazione Aquileia, in collaborazione con il Comune di Aquileia, la Basilica di Aquileia, la Direzione Regionale Musei FVG – Museo archeologico di Aquileia, PromoTurismoFVG che si era aperto il 5 dicembre e si è concluso stamattina nella sede del Museo archeologico nazionale di Aquileia.
“Le parole chiave emerse nelle diverse sessioni sono molte – dialogo, sinergia, bellezza, consapevolezza, rete, coordinamento, educazione, incontro, racconto, giovani – e dovranno essere sempre più una linea guida per il futuro“. Anche il sindaco Emanuele Zorino rimarca la “necessità di continuare a lavorare insieme secondo il modello di sinergia reale che ad Aquileia stiamo mettendo in pratica da tempo”.
Straordinaria la partecipazione di operatori culturali e istituzioni che nelle tre giornate hanno ragionato in varie sessioni sui grandi temi che stiamo affrontando ad Aquileia su vari livelli, dal piano di gestione e piano strategico ai futuri progetti di valorizzazione alla ricerca archeologica, tra i quali spicca – come ha evidenziato il direttore della Fondazione Aquileia, l’archeologo Cristiano Tiussi – il progetto di collegamento delle aree archeologiche e i loro monumenti in un percorso unitario alle sfide che vedranno Aquileia protagonista anche di GO! 2025.
Molti spunti sono emersi anche dalla tavola rotonda tra i siti Unesco del Fvg dove si è affermata la volontà di riunirsi in un tavolo di coordinamento sotto la guida della Regione FVG per focalizzare le esigenze di tutti e confrontarsi sulla programmazione in modo da ottimizzare risorse, promuovere esperienze di visita di qualità, formare gli operatori sui valori dei siti che l’UNESCO ha riconosciuto come eccezionali.
Un confronto anche sui progetti di comunicazione con cui il sistema Aquileia si racconta per raggiungere diversi tipi di pubblico, si è discusso di didattica e accessibilità, anche con Palmanova e Cividale, dando spazio alle numerose modalità per riuscire a essere inclusivi; di rievocazioni storiche che animano ben 3 siti Unesco della regione e di itinerari culturali europei. Non è mancato il contributo di Rotary e Lions da sempre vicini ad Aquileia e al servizio delle comunità per iniziative legate alla cultura.
Nella mattinata conclusiva focus sul turismo lento che è una delle prossime scommesse di Aquileia che, grazie alla laguna, alle ciclovie, ai cammini che qui hanno una tappa importante – dalla Romea Strata al Cammino Celeste, al Cammino dei santi Cirillo e Metodio, – al patrimonio naturalistico che la circonda è la meta ideale per un soggiorno di qualità. “La sfida sarà migliorare i servizi di accoglienza e rispondere alle esigenze di questo tipo di viaggiatore che – come ha spiegato il prof. Guido Guerzoni, – richiede infrastrutture adeguate in loco e supporto tecnologico nella fase di progettazione e durante la visita”.
Intervenuto in conclusione anche l’arcivescovo di Gorizia mons. Redaelli che ha evidenziato «il crescente interesse anche internazionale per Aquileia e la consapevolezza di avere un tesoro, storico e spirituale, da mettere al servizio del mondo».