La Regione vuole la promozione integrata del territorio.
La Regione caldeggia l’ingresso del Comune di Aquileia nell’assetto societario della Grado impianti turistici (Git) con l’intento di migliorare la promozione integrata del territorio che comprende la Laguna e le spiagge dell’Isola del Sole fino all’entroterra aquileiese.
È quanto emerso a Grado durante un incontro tra l’assessore alle Attività produttive e Turismo del Friuli Venezia Giulia, Sergio Emidio Bini, i sindaci di Grado, Dario Raugna e di Aquileia, Emanuele Zorino, il presidente, Alessandro Lovato e il direttore di Git, Sergio Schiavi.
Il ritorno ad un comprensorio turistico tra Grado e Aquileia, che rafforzi l’attrattività sia dell’offerta balneare sia di quella culturale ed enogastronomica tipica del territorio agroaquileiese, è considerata dalla Regione una formula strategica per specializzare l’area anche attraverso una struttura gestionale come Git che può farsi parte attiva di iniziative di promozione integrata. La potenziale osmosi tra la città patriarcale e la località balneare ha già mostrato la sua efficacia con i flussi di cicloturisti favoriti dalla ciclabile Alpe Adria, ma ulteriori vantaggi potrebbero derivare dalla crescita del settore nautico.
Proprio le darsene e le strutture cantieristiche gradesi, tra l’Isola della Schiusa e la città vecchia, sono state meta della visita che l’assessore Bini, in sella a una biciletta, ha svolto nella giornata odierna, con l’intento di incontrare gli operatori turistici per toccare con mano problematiche e opportunità del settore nell’anno più difficile per il turismo in Italia.
Se da un lato il 2020, complici i timori legati alla pandemia, ha comportato un incremento del mercato nautico di alto livello con una conseguente richiesta di posti barca e servizi annessi, dall’altro gli operatori lamentano ancora eccessive incertezze sulla durata delle concessioni demaniali e sulla continuità degli interventi di dragaggio dei fondali nei canali di accesso alle darsene. Due aspetti su cui la Regione ha confermato il proprio impegno sia a livello statale sia, con riferimento alle concessioni, a livello comunitario.
La visita ha costituito l’occasione per fare un primo bilancio della stagione estiva, fortemente penalizzata dal lockdown fino a tutto il mese di giugno, ma in netta ripresa da luglio in poi. Gli operatori in particolare segnalano una ripresa a pieno regime del turismo in spiaggia dal 20 luglio e il ritorno, da agosto, dei turisti austriaci e tedeschi. La più grande marina di Grado,
Porto San Vito, registra prenotazioni fino a fine settembre, mentre gli stabilimenti balneari della spiaggia Costa Azzurra confidano nel bel tempo per proseguire il tutto esaurito già registrato nei weekend di agosto. Settembre ha segnato una netta ripresa anche per i camping che per questo mese si attendono una crescita del 30/40 per cento rispetto allo stesso mese del 2019.
In generale i mesi di luglio, agosto e settembre segnano un trend in crescita rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, grazie non solo al ritorno dei turisti stranieri, ma soprattutto alla riscoperta del Friuli Venezia Giulia da parte dei vacanzieri italiani, in particolare di lombardi, veneti e emiliani. I bilanci puntuali in cifre si faranno a fine mese, ma la Regione conta in una chiusura della stagione estiva più positiva delle aspettative paventate durante il primo periodo di emergenza sanitaria.
L’esperienza della pandemia lascia inoltre un’eredità positiva sui livelli di qualità dei servizi balneari. Alcune prescrizioni dettate da esigenze di sicurezza sanitaria ed entrate a far parte delle linee guida regionali per la gestione degli stabilimenti balneari sono diventate elementi di qualificazione permanente del servizio. Anche nel 2021, pertanto, in spiaggia si potrà accedere con prenotazione online e gestione informatizzata degli ingressi e si potrà fruire del servizio bar sotto l’ombrellone.