Addio a Bruno Violin, il partigiano “Argante”: aveva 99 anni

Il sindaco Emanuele Zorino con Bruno Violin

Il partigiano “Argante” Bruno Violin si è spento a 99 anni.

Aquileia saluta il partigiano “Argante”, Bruno Violin: l’uomo si è spento a 99 anni nel tardo pomeriggio di ieri, sabato 23 novembre. Era nato il 3 febbraio del 1925. Nel luglio del 1944, si era arruolato nelle formazioni garibaldine che operarono sul Collio.

Sui social, anche il sindaco Emanuele Zorino ha voluto ricordarlo con affetto: “Bruno era noto per il suo carattere schivo, ma il suo viso è solare. Mi mancherà incontrarlo attraversando il Ponte sul Natissa che da via Curiel porta in Piazza Garibaldi dove si recava ogni giorno a prendere il pane da Piva. Mi mancheranno i suoi sguardi profondi e sorridenti. Mi mancheranno i suoi racconti. Mi mancherà ascoltarlo rispondere volentieri alle domande degli studenti in occasione delle iniziative per le celebrazioni del 25 Aprile e il 2 Giugno. Mandi Bruno. Ciao Argante. Un abbraccio alla Tua Famiglia e alla Tua Aquileia”.

Bruno Violin partecipò alle azioni partigiane che qui si svolsero e alla liberazione di Attimis, Nimis e Faedis. Prima che la Divisione Garibaldi Natisone attraversasse l’Isonzo tornò in pianura e fece parte dei Gap. Dal memoriale di Giuseppe Feresin, Eolo, comandante partigiano dei Gap che scopri l’elenco degli oltre 500 partigiani e civili torturati nella Caserma Piave di Palmanova, spunta il nome di battaglia di “Argante”, nel contesto della frase che descriveva un pericolosissimo suo contatto a fuoco con la banda dei fascisti della Piave.

In merito alla sua scelta di chiamarsi “Argante”, come nome di battaglia, è lo stesso sindaco che riporta la spiegazione di Bruno: “Quando ho scelto di entrare nella Resistenza mi sono presentato davanti a Gastone Andrian, Roger. Aveva un libro in mano e gli è caduto l’occhio su Argante. Così è nato il mio nome da partigiano”.