I numeri del terremoto del Friuli.
Ricorre oggi il 45esimo anniversario del terremoto del Friuli. Una tragedia di immane proporzioni, il quinto peggior sisma che colpi l’Italia nel Novecento. Una tragedia dalla quale il Friuli seppe risollevarsi diventando un modello per tutti. Abbiamo scelto di ricordare quel giorno partendo dai numeri, che hanno segnato il 6 maggio 1976.
21:00:12 – È l’ora della prima scossa avvertita in tutta la parte nord di Udine. L’epicentro all’inizio fu indicato nella zona del Monte San Simeone, ma gli studi successivi smentirono questa indicazione e lo indicarono più a est, verso Lusevera.
6,5 – La magnitudo raggiunta dalla prima scossa in base alla scala Richter. I danni del terremoto di maggio furono amplificati dalle altre due scosse di settembre che ebbero magnitudo tra il 5,3 e il 6,0.
5.500 – I chilometri quadrati delle aree colpite dal terremoto e che riportarono in diversa misura danni a causa delle varie scosse.
45 – I comuni completamente distrutti dal terremoto tra cui Gemona, Venzone, Osoppo, Forgaria nel Friuli e Buia.
989 – Il numero dei morti (ma il conteggio non fu mai definitivo), in gran parte residente a Gemona, Venzone, Buja e Majano.
2.607 – I feriti a cui bisogna aggiungere gli oltre 100mila sfollati e il numero impressionante delle case danneggiate che superarono le 75mila.
4.500 – I miliardi di lire calcolati come danni subiti dal territorio. Attualizzati a oggi sarebbero circa 20 miliardi di euro.
I soccorsi da tutta la regione.
L’Orcolat, l’orco della Carnia, il nome con cui è ricordato il terremoto, diede impulso a quella enorme catena di solidarietà e a quella straordinaria opera di ricostruzione, che rappresenta ancora oggi un modello in Italia. Centinaia di giovani e volontari accorsero sui luoghi colpiti dal terremoto per prestare aiuto, insieme ai vigili del fuoco, agli alpini della Julia, all’esercito. In quella occasione vennero gettate le basi della moderna Protezione civile.
Addio a Zamberletti padre della ricostruzione in Friuli
Padre della ricostruzione fu Giuseppe Zamberletti, commissario straordinario nominato dall’allora presidente del Consiglio Aldo Moro. scomparso due anni fa.