La Comunità montana si sdoppia, nasce quella della Dolomiti Friulane

La nuova Comunità montana delle Dolomiti Friulane.

Una proposta di legge di deroga (la 
108), che interessa i 27 Comuni della zona montana omogenea della
 Destra Tagliamento e delle Dolomiti Friulane ed è volta alla
 costituzione di due Comunità di montagna al posto dell’unica prevista dall’articolo 17 della legge regionale 21/2019 di 
riordino degli enti locali, è stata illustrata dal proponente 
Stefano Turchet (Lega) insieme a Mara Piccin (FI), Alessandro
 Basso (FdI) ed Emanuele Zanon (Progetto Fvg/Ar).

 L’hanno votata favorevolmente i consiglieri di maggioranza 
facenti parte della V Commissione presieduta da Ivo Moras (Lega), mentre i consiglieri delle opposizioni hanno lasciato l’emiciclo in
segno di protesta per uno svolgimento di lavori ritenuto 
inaccettabile perché contrario ai dettami del Regolamento interno
 del Consiglio, dopo che era stata bocciata la richiesta formale 
di chiamare in audizione i sindaci dei territori interessati.

Dai proponenti, 
però, è giunta la sottolineatura che, di questi, 18 si sono già
espressi in maniera molto forte per la realizzazione di due
Comunità e che, salvo due o tre Comuni che devono ancora decidere
a quale Comunità aderire, è già stato delineato il perimetro
delle due nuove realtà.



A nome della Giunta, l’assessore alle Autonomie locali, Pierpaolo 
Roberti, ha affermato che l’intenzione è quella di andare
incontro ai voleri dei territori e, dunque, lasciare loro massima
libertà di scelta; per questo la proroga è indispensabile: “Le amministrazioni che finora hanno faticato a dialogare su
queste tematiche dovranno scegliere quale strada intraprendere
entro il prossimo 15 dicembre 2020. Siamo fiduciosi che questo
lasso di tempo risulti utile affinché i comuni possano prendere, alla fine, una
decisione condivisa”.