Niente stagione sciistica in Friuli.
Non ci sarà spazio per nessuna apertura degli impianti sciistici in Friuli. Nè il 5 marzo, né nei giorni successivi. Stando alle anticipazioni contenute nel prossimo decreto, che sarà alla firma del presidente del Consiglio Mario Draghi, la stagione sciistica, quest’anno, non partirà. Troppo alto il rischio manifestato dal Comitato tecnico scientifico nel rivedere le piste piene, anche se solo per le ultime settimane di neve.
E così sulle montagne del Friuli, dove il turismo invernale rappresenta il motore più importante dell’economica, specie nelle località dove sono presenti i comprensori, come Tarvisio, Zoncolan o Forni, gli operatori hanno iniziato a fare la conta dei danni. Un calcolo che sarà, comunque, approssimativo, ma che servirà a far capire l’impatto che l’assenza delle settimane bianche ha avuto sul nostro territorio.
La Regione ha promesso dei ristori importanti, che si affiancheranno a quelli che stanzierà il governo. Ma la paura degli operatori, degli albergatori come dei ristoranti, è che non siano abbastanza, basandosi, ad esempio, su quelli già ricevuti. Intanto, anche questo fine settimana, complice la bella giornata di sole, in tanti hanno deciso di fare un’escursione sulla neve.
Armati di ciaspole o semplici scarponcini, slittini e occhiali da sole, avventurieri e famiglie si sono alternati sulle piste e nelle baite intorno, portando una boccata di ossigeno all’economia montana. Non si sono registrate code o situazioni da assembramento particolari, tali da richiedere l’intervento delle forze dell’ordine. La giornata è scivolata via serena, accomunati da quella voglia di svago, al quale la pandemia ci ha costretto in parte a rinunciare.