La messa in sicurezza dopo la tempesta Vaia.
Ammontano a quasi 25 milioni di euro gli oltre 60 interventi programmati e realizzati a Sutrio ed Arta Terme che si sono potuti compiere grazie ai fondi che il dipartimento nazionale della Protezione civile ha messo a disposizione del commissario per l’emergenza Vaia e gestiti attraverso il soggetto attuatore che in Friuli Venezia Giulia è stato individuato nella figura del vicegovernatore. Quest’ultimo oggi ha compiuto, insieme al direttore regionale della Protezione Civile e ai sindaci dei due Comuni, una serie di sopralluoghi per vedere l’ultimazione dei lavori.
A Sutrio i cantieri aperti sono stati una ventina: tra gli interventi più significativi figurano quelli sulla vecchia strada che da Priola porta verso la vetta del monte Zoncolan, asse sistemato e messo in sicurezza e dove sono state compiute opere per il contenimento di una frana. Inoltre si è proceduto alla realizzazione di interventi per la mitigazione del rischio idraulico e idrogeologico.
Per quanto riguarda invece il comune di Arta Terme, sono circa una quarantina i cantieri avviati. Tra quelli visitati in mattinata dal vicegovernatore c’è stato quello che ha interessato la messa in sicurezza della strada statale 52bis Carnica, dove è stata realizzata una scogliera lungo l’argine del torrente But.
Inoltre è stato compiuto anche un sopralluogo a Cedarchis dove si stanno completando i lavori di difesa spondale del torrente Chiarsò.
Al termine della visita il vicegovernatore ha espresso soddisfazione per quanto è stato già completato e per il buon stato di avanzamento dei cantieri ancora aperti. In particolare è stato ricordato che per compiere tutto ciò si è messo in atto il modello organizzativo già testato e rodato in occasione del terremoto, che ha visto lavorare gomito a gomito Regione e Comuni. Ciò ha permesso di compiere celermente ed efficientemente numerose arginature e interventi di protezione che consentono di mettere in sicurezza il territorio da eventi simili a quelli accaduti durante la tempesta Vaia.
Inoltre la Regione ha evidenziato che negli oltre 1200 cantieri aperti in tutto il Friuli Venezia Giulia per un valore dei lavori superiore ai 350 milioni di euro, avviati a seguito dei danni provocati dal fortunale abbattutosi sulla regione nel 2018, si sta vedendo il completamento delle opere in programma. Queste attività, oltre ad essere un segno di attenzione nei confronti della montagna – è stato ricordato dal vicegovernatore – rappresentano anche un volano per l’economia locale, dal momento che sono state numerose le imprese e i professionisti coinvolti.