L’invasione del topo campagnolo in Fvg.
I topi campagnoli hanno invaso alcune zone montane del Friuli Venezia Giulia ed il fenomeno è stato registrato anche nella vicina Slovenia. I roditori, della famiglia dei criceti, stando a quanto riferiscono gli esperti, si sono moltiplicati negli ultimi mesi e hanno invaso foreste e sentieri.
Il fenomeno è stato anche segnalato da diverse persone, che lamentano l’impennata nel numero degli animali. Il topo campagnolo sopporta al minimo i 16 gradi nel periodo di maggior riproduzione, né la siccità estiva e in Italia pertanto la sua diffusione si limita al NordEst: Trentino, Fvg, Veneto e parte dell’Emilia Romagna. Abita vicino ai margini dei fossi, nei prati e terreni incolti, nei frutteti, nei campi coltivati di leguminose e cereali purché non troppo lavorati, non ama i terreni troppo umidi.
Probabilmente le condizioni climatiche della stagione e l’inverno non particolarmente rigido hanno contribuito alla diffusione dei topi. In aggiunta, la presenza di faggi ha aiutato la proliferazione poiché i roditori si nutrono anche delle faggiole.