Fase due in Alto Friuli, l’appello alla responsabilità da parte dei sindaci

L’appello dei sindaci in Alto Friuli.

Via alla fase due anche in Alto Friuli. Il territorio oggi ha vissuto l’allentamento delle restrizioni e, parzialmente, del lockdown. Qualche azienda ha ripreso a lavorare – per esempio l’Automotive Lighting a Tolmezzo – e si è riassaporato un clima più “libero”. I sindaci del territorio, però, invitano a mantenere alta la guardia e a continuare nelle buone pratiche messe in campo finora.

“Avanti, ma con giudizio – è il monito del primo cittadino di Tarvisio, Renzo Zanette -. Da stamane ci sono state date nuove possibilità. È stato concesso di poterci muovere in tutto il territorio regionale. Questo non vuol dire che possiamo fare quello che vogliamo”. Il sindaco del capoluogo della Valcanale rammenta che “l’autodichiarazione è sempre valida, per ricordare che possiamo liberamente girare solo ed esclusivamente per le motivazioni che sono elencate nelle ordinanze”. Da Zanette un appello, quindi, a comportamenti coscienziosi: “Innanzitutto dobbiamo continuare ad indossare sempre una protezione a naso e bocca e mantenere la distanza interpersonale. Non approfittiamo della situazione – il suo messaggio -. La fase 3, quella dell’apertura delle attività economiche, dipenderà da come ci comporteremo nella fase 2. Se i contagi diminuiscono si apre, se aumentano si richiude”.

Un invito della stessa matrice viene anche da Roberto Revelant, sindaco di Gemona. “Oggi non ho avuto occasione di muovermi dall’ufficio, ma mi hanno riferito che c’era della vitalità in più nelle strade della nostra città. Faccio un appello ai miei concittadini, che finora si sono comportati benissimo: continuiamo a mantenere il distanziamento e le altre pratiche suggerite. Lo dico anche a tutti i residenti in regione. Non torniamo indietro di settimane o mesi”. Insomma, bisogna guardare avanti nel modo più giusto: “Più ci abitueremo a queste piccole regole, prima potremo tornare alla normalità. Tante attività ancora non hanno aperto e il mio pensiero va alle partite Iva: dai comportamenti virtuosi di tutti – conclude Revelant – dipende anche il nostro futuro economico. Oggi, intanto, abbiamo vissuto un inizio di ritorno alla normalità”.