Le esercitazioni a Tarvisio e Moggio.
Un fine settimana intenso, quello in arrivo, per i tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico del Friuli Venezia Giulia. Sabato 13 e domenica 14 giugno più di centocinquanta persone saranno impegnate in diverse località, tra le Alpi Friulane e il Carso Triestino, per sottoporsi a importanti esercitazioni e selezioni interne. Proseguiranno in primis le esercitazioni con l’elicottero, iniziate già dieci giorni fa.
La scorsa settimana si sono concluse le esercitazioni con il velivolo e il verricello dell’elisoccorso regionale con i vari equipaggi ovvero con l’equipe tecnico – sanitaria composta da tecnici di elisoccorso e sanitari: si sono svolte tutte a Trieste. Esercitazioni necessarie – tanto più in tempi di Covid-19 – per creare un buon affiatamento tra tecnici di soccorso e personale sanitario, che devono conoscere alcune regole di base per potersi muovere in ambiente impervio in collaborazione e sotto la supervisione del tecnico di elisoccorso, figura apicale specializzata del Soccorso Alpino. Si tratta di sessioni di esercitazione obbligatorie ogni sei mesi in questa forma.
Sabato e domenica, invece, sarà protagonista delle esercitazioni aeree e di sbarco /imbarco di personale esclusivamente tecnico il velivolo della Protezione Civile, impiegato per gli interventi non sanitari e/o di ricerca in ambiente impervio e privo di verricello, ma dotato di gancio baricentrico per eventuali recuperi di salme. Centotrenta tecnici prenderanno parte alle esercitazioni che si svolgeranno – dopo quelle che hanno avuto già luogo a Gemona, Tolmezzo, Sappada, Ampezzo, Claut, Meduno – nuovamente a Trieste, ma anche a Tarvisio e Moggio Udinese, per le consuete operazioni di sbarco e imbarco in hovering di personale tecnico, questa volta con l’accento sulla gestione delle misure di contenimento anti Covid-19 e sull’acquisizione dei relativi automatismi che prevedono l’impiego dei Dpi (buone pratiche e corretto utilizzo dei dispositivi di protezione individuale). Le esercitazioni sono aperte, in questo caso, a tutti gli operatori del Soccorso Alpino e Speleologico.
Questo weekend si terranno anche le selezioni interne per l’upgrade di ventiquattro volontari da operatori di soccorso – il livello base di specializzazione richiesto per entrare a far parte del Soccorso Alpino e Speleologico – a tecnici di soccorso alpino. Le selezioni si svolgeranno partendo dal lago di Fusine nella zona sopra il Rifugio Zacchi, nel canale della Strugova, dove è presente ancora neve sufficiente per mettere in pratica le manovre in assetto invernale con sci, piccozza e ramponi.
Sul posto, ripartiti in due giorni per rispettare le norme di distanziamento sociale, si eserciteranno gruppi da dodici persone ciascuno, nei giorni di sabato e domenica. I tecnici verranno esaminati sulle tecniche di movimentazione con sci da scialpinismo in salita e discesa e con piccozza e ramponi. L’età dei candidati è compresa tra i 22 (i due più giovani) e i 40 anni d’età: dodici elementi hanno un’età compresa tra i 24 e i 30 anni. I nuovi tecnici provengono dalla stazione di Forni Avoltri (cinque persone), Udine (quattro), Cave del Predil, Moggio e Maniago (ciascuno tre), Pordenone, Maniago, Valcellina (una persona).