L’allarme sul coleottero bostrico in Carnia.
“Il bostrico, Ips typographus, un coleottero minaccioso e parassita, presente anche in Veneto e in Trentino, è arrivato in Carnia e sta infestando i boschi, in particolare quelli della valle del But. La presenza di questo coleottero rappresenta un problema gravoso sia ambientale che economico”. Lo scrive in una nota l’europarlamentare della Lega, Elena Lizzi, che spiega come “né la lotta diretta, né la rimozione delle piante colpite producano risultati accettabili e sufficienti, infatti con il taglio delle piante si corre il rischio di indebolire gli esemplari sani che crescono attorno a quelli morti”.
Di conseguenza, lasciare tronchi di abete rosso secchi nel bosco danneggia economicamente chi non può più contare sulla vendita del legname. L’Agenzia regionale per lo Sviluppo Rurale (Ersa) e la Direzione centrale risorse agricole, forestali e ittiche della Regione Friuli Venezia Giulia stimano che attualmente siano stati infestati 8.000 metri cubi di piante, soprattutto abete rosso, su una superficie di qualche migliaio di ettari. Per la fine di novembre è previsto un raddoppio della perdita.
“Ho chiesto alla Commissione europea se intenda applicare anche per il territorio della Carnia le misure previste nell’articolo 221 del regolamento Ue – precisa Lizzi – che permette al Friuli Venezia Giulia, così come alle atre regioni colpite, di modificare i propri piani di sviluppo per attuare misure di contrasto mirate e circoscritte”. Lizzi ricorda che anche i colleghi parlamentari della Lega hanno sollecitato un intervento al Governo nazionale per scongiurare l’aggravarsi delle ricadute ambientali ed economiche.